Di nobili dame buon conoscitore,
di notte egli sogna i bengalore,
ancora sognando le notti romane,
"Majarde", egli esclama, se vede sottane.


Nel tek tagliato con l'accetta,
duro, risoluto, senza cuore;
"Stia fermo! Si copre in tutta fretta"
al cappellone venia il batticuore.

Degno figlio di nobil gente,
pronto a tutto pur di far niente,
in quel di Modena, a folle calettato,
per l'arma dei gagà è bello e preparato.
 

Muto, guardigno, sempre soletto,
Smith Taciturno dai compagni fu detto,
lui non ci bada, certo ha sbagliato,
nel Texas dovea fare il soldato.

Vuol esser verde, vuol esser pennuto,
ma l'incedere è quello di un buttero bruto,
il nostro Pierino, signore dell'onda,
"Bagnini, in piscina, correte egli affonda".
Ei fu di paganini ammiratore,
di stadivarius degno discendente,
con archeggi, grande esecutore,
si guadagnò il grado di... tenente.

Scese dai monti in quel di Serino,
roseo, paffuto e cherubino,
ora egli spera come dar batterie,
ma guiderà certo le... salmerie.

Tre anni sospira inseguendo una stella,
di turre, a dir vero, essa è la più bella,
per fare più presto imparò a cavalcare,
ma ancora più presto farà... col pompare.


Fu sottotenente ed ora egli è qui,
la vita, figliolo, è fatta così:
"Batteria! colpi sei!", dicea con furore,
ma ora tra i banchi trema dal terrore.

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