La pagina personale di

Aldo Flora

 


Da parte del webmaster di questo sito, un ringraziamento ad Aldo Flora che tre anni fa, durante il raduno fatto a Cecina mi spinse a dare la mia disponibilità per costruire il sito del 14° Corso, assicurandomi il suo aiuto illuminato ed attivo.
Più volte sollecitato a viva voce, con email e telefonate, pur avendo assicurato che avrebbe inviato la sua pagina personale ASAP (As soon as possible), dopo tre anni ancora non l'ha fatto ed il solo suo valido contributo per far conoscere il sito agli altri ex allievi del 14° Corso è quello di aver fatto scrivere al Segretario Nicola Canarile in una circolare l'indirizzo del sito sbagliato.
Poiché non ritengo l'amico Aldo tanto stupido da aver fatto tale cosa per disattenzione, mi sorge il sospetto che lo abbia fatto apposta per farmi (e farvi) un dispetto.
Questa pagina personale rimarrà esposta fino a che non mi arriverà dall'amico Aldo la sua pagina personale.

REPLICA AL WEBMASTER

Tutto vero quello che dice Lucio!
Non ho giustificazioni. Sono grato al mio caro amico per aver riconosciuto "chi" (a Cecina) lanciò l'idea e lo spronò a costruire il Sito del 14° corso, questo simpatico giocattolo che, con rilevante dispendio di energie (da parte del web master), ci consente di ritrovare gli amici del '57.
Ciascuno di noi, nel tempo, ha incontrato alcuni amici d'Accademia. Con altri ha condiviso e talvolta sofferto periodi di "servizio".
Ma il "contatto" con i restanti è stato difficile, talvolta è mancato, forse non lo ritroveremo mai.
Adesso siamo tutti (quasi) in "quiescenza" (che brutta parola!) ma ancora più attivi ed aperti a nuove esperienze.
Siamo stati "colpiti" da limiti di età ma non di fantasia, intelligenza, energia, ....
Il Sito è una finestra, un raduno permanente che gradualmente, senza limiti spaziali e di tempo, ci fa ritrovare ancora insieme, virtualmente anche con i cari amici che ci hanno preceduti nel lungo viaggio che non consente deroghe.
"O' fètènte di picchetto" è fuori causa, si può chiacchierare e litigare in piena libertà!
Auguro lunghissima attività al nostro webmaster Lucio (non mollare... soprattutto nel gioco!) al quale esprimo vivissime congratulazioni per il Sito e per il nuovo look.
In merito alla "mia pagina personale", eliminiamo i sospetti. Gli amici non meritano i dispetti!
Haimè... sono ancora in pausa di riflessione. Proverò in seguito, ancora... a.s.a.p. (Per Aldo a.s.a.p. significa MAI! - nota del webmaster)
Forse Nicola e Mario ricordano i miei affettuosi contributi pro 14°.
Al momento posso solo riepilogare di seguito i versi, in lingua quasi partenopea, dedicati agli amici del 14° (gli ultimi per il mio caro Lucio).
A' Stelletta dedicata alle ragazze del 14°
Quattordici e.... Cinquanta in occasione del Cinquantennale del 14°
O' Cummissario dedicata a Giuseppe Labua
I sessanta di Ciccio dedicata a Francesco Caporale
Scètatève in occasione del raduno di Cecina
A' prumèssa dedicata a Nicola Canarile
Mio caro Lucio dedicata a Lucio Leonardi
Vi abbraccio. Aldo Flora

Alduccio caro,
permettimi di chiamarti così ora che, dopo 18 mesi trascorsi nel tuo letto di dolore, sei "andato avanti" ad ingrossare le file dei nostri colleghi assenti.
La tua pausa di riflessione, ahimé, è durata troppo a lungo ed ora non potrai più modificare la tua pagina personale...... Come vorrei che tu avessi ancora il tempo di modificarla! Segno che avremmo ancora la fortuna di averti al nostro fianco e di godere della tue battute argute proprie di chi sa affrontare le disavventure che il destino ci butta sulle spalle. Ed il destino ti ha giocato davvero un bruttissimo scherzo.... lo ha giocato a te, alla tua Mirella, ai tuoi figli e al tuo nipotino Alessandro che, sebbene tanto da te desiderato, non hai potuto conoscere. Ma lo ha anche giocato ai tuoi amici ed ai tuoi colleghi del 14° Corso, privandoci della tua impagabile amicizia. In questo triste momento ho riletto quanto, perfidamente, avevo scritto sulla tua pagina personale, per spronarti a scrivere qualcosa di te e, in un certo senso, ci sono parzialmente riuscito.
Il primo pensiero è stato quello di cancellare alcune frasi per mitigare la mia amichevole "rampogna"; ma poi ho deciso di lasciarle perché ritengo, forse sbagliando, che dal contesto del nostro "botta e risposta" emerga la tua personalità: considerare con leggerezza ed allegria le cose non importanti per dedicarti con maggiore impegno ed amore alla tua famiglia ed alle tue amicizie.
Arrivederci, Alduccio, finché vivremo ti avremo sempre nei nostri pensieri.                                                     Lucio


Orazione funebre di Antonio Mangino
Ultimo saluto della figlia Veronica
  Segue lettera di Aldo Flora, trovata da Giorgio de Benedictis stamattina, 15 marzo 2010, sul suo cuscino.

Vorrei ringraziare tutti i compagni di corso di papà con un abbraccio fortissimo. Tutti quelli che so che gli hanno voluto e continuano a volergli un bene grande, fraterno. Non ne cito nessuno per non fare torto a quelli che potrei dimenticare, ma che spero sappiano bene che papà ricambiava per loro lo stesso identico affetto e amava parlarcene spesso, come un regalo importante della vita.
Ancora non avevo avuto l'occasione di farlo per tante ragioni che spero comprenderete.
Ma stamattina ero in macchina con mia madre quando Nicola Canarile, sempre caro e affettuoso, l'ha chiamata sul cellulare mentre mi stava accompagnando a riprendere Alessandro all'asilo, sentendo probabilmente i miei rimproveri nel dirle di non guidare al cellulare.
Me ne scuso, ma è difficile distrarla - anche se per una buona ragione di prudenza stradale - appena le giunge all'orecchio una voce familiare, amica, che le riporta immediatamente e vivo il ricordo di papà. Che comunque è in lei, come in me e in mia sorella, sempre presente.
Mamma mi ha detto che sul vostro sito c'era una lettera per papà. Lei non sa usare internet - cosa che mi sono ripromessa di provare a insegnarle in questi ultimi due mesi prima del parto che mi aspetta - così le ho detto che l'avrei cercata e letta io per lei.
Ho digitato su Google il nome di papà e ho trovato facilmente il vostro sito e la lettera di Giorgio De Benedictis.
Saranno gli ormoni della gravidanza o non so. Beh, sono scoppiata a piangere leggendola. E proprio in quel momento mi ha chiamato mia sorella Alessandra e ho condiviso anche con lei questa emozione.
Grazie Giorgio, immagino che i momenti in accademia passati come compagni di banco con papà hanno lasciato a entrambi ricordi forti di inquietudini e entusiasmi giovanili di chi fa progetti per la vita e sogna la felicità. Felicità che so per certo mio padre ha vissuto intensamente, sempre, quando le si è fatta incontro, come quando ha visto per la prima volta e poi ogni giorno della sua vita il viso di mia madre. Mi auguro lo stesso sia successo e accada ancora e a lungo per lei.
Volevo solo aggiungere una cosa. Papà ha stretto lungamente e continua a stringere le mie mani, quelle di mia sorella e quelle di mia madre. Nulla ha lasciato incompiuto. Le sue speranze sono ancora tutte vive e presenti qui con noi, in noi.
Certo è dura, durissima "quaggiù" affrontare la vita senza averlo accanto quotidianamente. Per mamma soprattutto. Chi conosceva bene papà sa che con mamma sono sempre stati “una acies” appunto. E non è facile, non sarà facile continuare in questa, a mio avviso, solo “diversa” modalità di cammino insieme. Anche se ci siamo io e Alessandra per lei e tutti quelli che ci amano e amiamo. E adesso c’è anche il piccolo Alessandro e presto, se tutto va bene, ci sarà anche una nuova, piccolissima Caterina. Per nonna Mirella e nonno Aldo.
Ringraziandovi ancora dunque, mi permetto di chiedervi un favore, come si chiederebbe a un amico fraterno, appunto.
Continuate, se potete, a raccontare il vostro affetto per papà a mamma.
A vostro modo, qualunque esso sia. Per favore, statele vicini. Papà lo sentirà.
Un caro saluto,
                                                                                                                            Veronica Flora