Il generale

Giovanni de Lorenzo



Con la partecipazione dello storico Prof. Francesco Perfetti e del colonnello Alessandro de Lorenzo.
Il 12 giugno 2015 RAI 3 ore 13,10 e RAI Storia ore 20,54 hanno mandato in onda la trasmissione "Il Generale de Lorenzo" (Per vedere il documentario cliccare sull'immagine a sinistra).
Il Gen. Giovanni de Lorenzo visse da protagonista il decennio più significativo del nostro dopoguerra tra il 1956 e il 1966 infatti rivestì tre importantissimi incarichi militari: Capo del Sifar, Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri e Capo di Stato Maggiore dell'Esercito.
Ovunque lasciò segni profondi ed altamente positivi della Sua azione di comando.
Il Sifar divenne in breve tempo un efficace strumento capace di far fronte a tutte le esigenze della guerra fredda. L'Arma ottenne l'autonomia amministrativa e di bilancio (c.d. legge de Lorenzo) potè così potenziare ed ammodernare tutte le sue strutture: furono acquisite nuove caserme, migliaia di autovetture vennero
assegnate a tutti i reparti, furono costituiti i nuclei radiomobili con le veloci gazzelle, sorsero i centri elicotteri, di investigazioni scientifiche, fu istituita una sala operativa collegata a tutti i reparti dell'Arma in ponte radio e si attuarono una brigata meccanizzata su quattro reggimenti e molte altre iniziative.
Inoltre i Carabinieri ripresero la loro tradizionale uniforme di panno turchino.
Come Capo di SME cercò di riorganizzare l'esercito e si oppose a forniture militari non rispondenti alle nostre esigenze operative ed il cui sistema di acquisto si prestava a molte perplessità, ciò creò lo scompiglio tra tutti coloro che erano interessati a questi lucrosi programmi.
Bisognava eliminarlo.
Per questo si attivò mediante stampa, televisione una campagna diffamatoria nella quale si affermava che come Capo del Sifar aveva deviato dai suoi fini istituzionali avendo impiantato fascicoli informativi illegittimi e come Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri aveva programmato un piano (Piano Solo) per un Colpo di Stato con il Presidente della Repubblica Segni.
Fu destituito il 15 aprile 1967 con la motivazione che era venuto meno il rapporto di fiducia con il Governo.
II Gen. de Lorenzo muore nel 1973 a 65 anni; dopo aver reagito contro tali accuse convinto di averle risolte definitivamente.
Il cosiddetto scandalo del Sifar si era ridimensionato in quanto la Magistratura di Roma non aveva rilevato alcun illecito nelle sue attività (Sentenza di archiviazione Moffa).
Riguardo al cosiddetto Colpo di Stato (Piano Solo) la Commissione Parlamentare di Inchiesta) concluse le sue indagini escludendo che si fosse verificato alcun tentativo di Golpe.
Nonostante tali risultanze le accuse non cessarono ed alla fine degli anni 80, in coincidenza del Caso Gladio, ricominciò in modo esponenziale una nuova campagna diffamatoria riproponendo cose già risolte come il c.d. Colpo di Stato e le deviazioni del Sifar. Mancò la controinformazione governativa ed istituzionale perché faceva comodo a tutti che responsabilità politiche ricadessero su un Generale che tra l'altro non poteva più difendersi in quanto defunto.
A causa di questo nel 1990 Alessandro de Lorenzo, figlio del Generale, Colonnello dei Carabinieri, decise di lasciare il servizio attivo per poter liberamente contrastare la nuova campagna diffamatoria. Propose una serie di querele, citazioni e rettifiche contro tali diffamazioni e prese parte a convegni quali "Convegno sulla Disinforma¬zione" 1997 per contrastare la proposta di relazione del Senatore Pellegrino Presi¬dente della Commissione Stragi, svolgendo una relazione "Sifar e Piano Solo" collaborò inoltre nella organizzazione dell'importantissimo convegno nel 2003 "La Guerra Fredda ed il Caso de Lorenzo" con la partecipazione di personaggi come Cossiga, Andreotti, Pellegrino, Gurzanti e Perfetti,in tale convegno svolse la relazione "Destituzione dél Gen. de Lorenzo e crisi del Sistema di Sicurezza".
Dato che queste iniziative produssero risultati alterni in quanto la Magistratura spesso si rifaceva all'articolo 21 della Costituzione che prevede il diritto di libera manifestazio¬ne del pensiero ma non comprende la libertà di diffamazione, limitò il contrasto a ret¬tifiche.
Nel 2014 si presentò l'opportunità di ottenere da RAI 3 e RAI Storia una trasmissione sul Gen. de Lorenzo facendo riferimento all'Archivio del Generale de Lorenzo dichia¬rato di interesse storico particolarmente importante con il vincolo dei Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio in possesso del figlio.
Tale trasmissione rifacendosi a documenti, sentenze, convegni chiarisce la verità storica degli avvenimenti che riguardano il Gen. de Lorenzo sempre mistificata ed acclara che non ci fu alcun tentativo di Golpe ne deviazioni del Sifar.
Il Presidente Cossiga  in Tribunale alla domanda,  "come si è venuta a creare  questa mistificazione della realtà  (nei
confronti del Gen. de Lorenzo)" dice: "la mia opinione è che in alcuni ci sarà stata la malafede cioè hanno affermato il falso sapendo di affermarlo, in altri vi è stata la partecipazione alla cultura dietrologica che è dall'una e dall'altra parte".

Per vedere le altre relazioni di Alessandro de Lorenzo cliccare sui seguenti link:
Convegno: La Guerra Fredda e il Caso de Lorenzo
Convegno: SIFAR e "PIANO SOLO"
Vi racconto le menzogne sullo stragismo di destra di Walter Semeraro