Dal momento in cui tutti i radunisti, nel pomeriggio del 24 maggio, sono sbarcati a Palermo dal traghetto o dall'aereo è iniziata un indimenticabile soggiorno che li ha portati successivamente a Cefalà Diana (in provincia di Palermo), Agrigento, Acireale, Siracusa, Taormina e Catania.
Le giornate più importanti sono quelle che gli ex allievi hanno dedicato alla città di Palermo e che li ha visti coinvolti: domenica 25 maggio nella deposizione di un cuscino di fiori ai piedi del monumento, eretto a Ciaculli, in memoria del Ten. dei Carabinieri Mario Malausa, primo caduto in servizio e lunedi 26 nell'omaggio al monumento ai Caduti di piazza Vittorio Veneto.
Infine, va evidenziata la centralità di altre manifestazioni cui la parte turistica è stata soltanto collaterale, cioè: la visita all'Assemblea Regionale dove i radunisti sono stati ricevuti dal Presidente On. Guido Lo Porto ed alla Presidenza della Regione dove sono stati accolti dal Governatore On. Salvatore Cuffaro nonché quella al Comando Militare Autonomo della Sicilia nel corso della quale gli ex allievi sono stati ricevuti dal Comandante, Magg. Gen. Bruno Petti.
|
|
La scelta della Sicilia è nata dalla comune idea di festeggiare nella "Trinacria tellus" i quarant'anni di matrimonio della maggior parte dei radunisti e dalla proficua collaborazione tra i segretari del corso Nicola Canarile e Mario Sabatino ed il Gen. Emo Tassi cui si è unita la regia del Gen. Giuseppe La Bua i quali si sono adoperati - rispettivamente nelle sedi di Roma, Messina e Palermo - per la buona riuscita della manifestazione.
I MOMENTI DELLA FEDE E DELLO SPIRITO……… a Palermo
La S. Messa domenicale è stata officiata, dal Cappellano Capo interforze mons. Salvatore Grimaldi, nella Basilica di S. Maria Maddalena della Caserma "Bonsignore" a ricordo dei 39 colleghi che sono andati avanti nella casa del Padre.
|
La celebrazione è stata preceduta da un concerto del violinista prof. Aldo Mausner e del pianista Roberto Barrali che hanno eseguito musiche di Elgar, Wieniawsky, Bloch, Faurè, Brahms, Liszt, Dvorak e Rachmaninoff mentre le suonate "Danza degli Spiriti Beati" di Gluck, "Meditazione" dalla Thais di Massenet ed "Ave Maria" di Schubert - Wilhemy hanno accompagnato la S. Messa.
Nella presentazione dei due artisti Giuseppe La Bua ha detto, tra l'altro: "in perfetta sintonia con mons. Grimaldi, ho voluto inserire, a sorpresa, nel programma del raduno, il concerto che fra pochi minuti ascolterete; ciò anche allo scopo di rendere più solenne la successiva liturgia.
|
Ritengo, infatti, che l'universalità della musica - trascendendo lo spazio ed il tempo - riesca a collegarsi con il nostro passato di allievi riempiendo l'animo di emozioni come quando, inquadrati per compagnia, ci recavamo nella chiesa vicina al palazzo ducale".
Una parte dell'omelia, pronunziata da monsignore, è stata incentrata - per via della prima lettura tratta dagli Atti degli Apostoli - sul battesimo del centurione della coorte Italica e della sua famiglia.
Questo preciso richiamo evangelico è servito a ricordare a tutti i presenti che il "militare" Cornelio è stato il primo pagano ad essere convertito, a credere ed a ricevere il Dono dello Spirito.
Un momento di grande emozione si è avuto allorchè Giuseppe, dopo la Preghiera dei Fedeli, ha detto: "adesso verranno all'Altare, per la consacrazione i doni Eucaristci ed insieme ad essi saranno portati uno spadino, un kepì, un berretto da ufficiale che sono i simboli dei nostri ideali, dei nostri sacrifici, del nostro orgoglio di allievi del 14°.
Il berretto di Tenente dei Carabinieri ricorda il primo caduto in servizio del nostro corso, il Ten. Mario Malausa della 4^ compagnia, ucciso a Palermo nel 1963 nell'esplosione di una "giulietta" imbottita di tritolo. Questo copricapo riunisce idealmente tutti gli altri colleghi deceduti e di cui oggi sarà fatta memoria durante la celebrazione della S. Messa".
|
|
Al rito sacro hanno persenziato il Comandante del Comando Militare Autonomo della Sicilia, Magg. Gen. Bruno Petti, ed il Comandante della Regione Carabinieri Sicilia, Gen. di Brigata Carlo Gualdi.
Nel pomeriggio, durante la passeggiata su monte Pellegrino, è stato visitato il Santuario di Santa Rosalia tanto caro alla devozione dei palermitani. Accolti dal rettore don Antonio, i radunisti hanno appreso, dalla sua narrazione, le vicende umane della Vergine eremita fino al ritrovamento dei suoi resti mortali ed hanno potuto sostare in preghiera ai piedi dell'altare eretto nella grotta che fu la sua ultima dimora terrena.
Il santuario di Santa Rosalia, posto a 430 metri s.l.m., fu eretto nel 1625 su di una massiccia scalinata.
È composto da una parte dedicata a chiesa ed una a convento. La facciata del seicento è addossata alla roccia.
a Siracusa
Nella mattinata, una particolare tensione spirituale è stata donata agli ex allievi dalla visita alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, mirabile ed ardita costruzione in cemento armato alta 103 metri, opera degli architetti francesi Michel Andrault e Pierre Parat, iniziata nel 1989 ed inaugurata da Sua Santità Giovanni Paolo II il 6 novembre 1994.
I radunisti sono stati ricevuti dal Rettore che li ha guidati nella visita alla sottostante cripta ed al prezioso museo che riunisce i numerosi ex-voto; lungo l'itinerario egli ha avuto modo di raccontare l'evento miracoloso che si verificò la matti
|
na del 29 agosto 1953 in una modesta casa di lavoratori al n. 11 di via degli Orti, dove un quadretto di gesso - raffigurante il Cuore Immacolato di Maria - versò lacrime umane.
Ultima, ma non meno densa di significati, la visita alla Cattedrale, la particolare basilica cristiana costruita (forse nel VII sec. d. C.) sul preesistente tempio dedicato alla dea Atena.
Il momento più bello del percorso di "riflessioni di fede e testimonianze di storia", all'interno del Duomo si è concluso dinanzi alla cappella di S. Lucia dove è collocata la settecentesca statua argentea di Pietro Rizzo che contiene, in una teca d'oro, le reliquie della Santa vergine siracusana, decapitata durante la persecuzione contro i cristiani di Diocleziano e Massimiano, iniziata nel 303 e terminata nel 311.
|
T E S T I M O N I A N Z E P A R T I C O L A R I S U L R A D U N O
Nella mattinata di lunedi 26 maggio si sono susseguite le visite alle due massime Istituzioni politiche - amministrative della Sicilia ed al Comando Militare Autonomo.
Palazzo D'Orléans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, una delegazione è stata ricevuta dal Governatore On. Salvatore Cuffaro rientrato appositamente in sede da Agrigento, il quale ha detto "di essere rammaricato di non potere rimanere a colazione con i radunisti per successivi impegni istituzionali, mentre si è dichiarato particolarmente lieto del "tour" siciliano degli ex allievi del 14° corso dell'Accademia Militare per i vincoli che legano l'Esercito e l'Arma dei Carabinieri alla Sicilia, che si materializzano periodicamente per gli interventi in occasione di pubbliche calamità e nel quotidiano per garantire ai cittadini la sicurezza e le libertà democratiche".
A nome della delegazione e di tutti i radunisti, che nel frattempo proseguivano il proprio itinerario turistico, hanno preso la parola i Generali Tassi e Siliquini ringraziando per le particolari attenzioni che sono state rivolte a tutto il gruppo durante il soggiorno siciliano e che sono culminate nell'invito a pranzo del giorno successivo alla "Villa Athena" di Agrigento
A Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea Regionale Siciliana, i radunisti sono stati raggiunti dalla delegazione che poco prima si era recata in visita a Palazzo D'Orléans ed insieme hanno preso posto negli scanni della Sala d'Ercole, riservati al pubblico, dove è sopraggiunto il Presidente On. Guido Lo Porto, il quale dopo una breve sintesi storica sul Palazzo ha voluto ricordare che "in quest'aula che ospita le sedute dell'Assemblea Regionale sono scolpite due date: 1130 e 1947. La prima ricorda che il Parlamento Siciliano è uno dei più antichi del mondo, la seconda che l'Assemblea ha iniziato la sua attività oltre mezzo secolo fa allorquando, approvato lo Statuto Speciale Siciliano, il 20 Aprile 1947 i cittadini votarono, per la prima volta, per l'elezione dei 90 deputati al Parlamento Regionale".
|
|
Dopo il consueto scambio di doni e gli indirizzi di saluto dei Generali Tassi e Siliquini, la visita si è conclusa nell'ufficio del Presidente dove è stato possibile ammirare le strutture architettoniche normanne della "torre pisana".
La visita al contiguo Comando Militare Autonomo della Sicilia, ubicato nel secolare Palazzo dei Normanni, è iniziata con la resa degli onori militari, da parte di un picchetto in armi, al Gen. Tassi.
Dopo i discorsi ufficiali e durante l'aperitivo, gentilmente offerto, tutti i radunisti hanno ricevuto in dono il volume "27 maggio 1860 - 4 maggio 2003 - Palermo e l'Esercito nella memoria - 143 anni di storia" mentre alle signore è stato dato in omaggio un simpatico oggetto in ceramica.
Al termine della visita, il Gen. Siliquini ha scritto nell'Albo d'oro una frase a testimonianza del passaggio degli ex allievi del 14° corso e di ringraziamento per la calorosa accoglienza ricevuta dal Comandante Magg. Gen. Bruno Petti che, per l'occasione, aveva convocato a rapporto i capi ufficio del suo Comando.
La visita al "Cerisdi" Centro Ricerche e Studi Direzionali del castello Utveggio esula dai normali itinerari turistici - culturali per la peculiarità della sua natura. Ai radunisti del 14° non poteva essere negato questo momento particolare perché essi, nella qualità di alti dirigenti militari in servizio ed in pensione, sono coloro che hanno la possibilità di comprendere meglio le funzioni che il Centro svolge nell'area nazionale, mediterranea e mondiale.
Il Gen. Tassi, gli ufficiali ed i familiari sono stati accolti dal Presidente del Centro Prof. P. Ennio Pintacuda che nel corso di una breve conferenza ha detto, tra l'altro: "la nostra Istituzione è in grado di sviluppare un nuovo modello formativo, una nuova capacità di leggere la società odierna ed i bisogni del mondo, dell'impresa e del lavoro ma anche la rivoluzione della Pubblica Amministrazione in senso federalista e dalla parte dei cittadini, le nuove sfide della globalizzazione.
A differenza di altre strutture, il Cerisdi ha una nuova formula che si chiama formazione per il cambiamento.
La formazione è destinata ad essere la risposta giusta non solo nel creare nuove e più adeguate competenze e professionalità richieste dal mercato del lavoro quanto, invece, a governare queste mutazioni epocali che attraversano l'intero corpo sociale".
|
Padre Pintacuda, infine, ha voluto sottolineare che "il Cerisdi, oltre alla Formazione è impegnato su altri due fronti: la Ricerca e la Consulenza. Questi percorsi si snodano in diverse direzioni: pubblica amministrazione, imprese e giovani".
All'indirizzo di saluto del Presidente hanno risposto il Gen.Tassi ed il Gen Siliquini formulando il proprio apprezzamento per l'attività del Centro ed un sentito ringraziamento per la particolare accoglienza ricevuta.
Prima di un lussuoso cocktail offerto dalla dirigenza del Cerisdi il pubblico dei radunisti, diviso in gruppi, ha potuto ammirare i saloni, i giardini, le stanze del castello nonché lo straordinario panorama di Palermo e della Conca d'oro che si scorge dalle sue terrazze.
|
……... a Cefalà Diana, tra storia ed archeologia
Nella mattinata di martedi 27 maggio, lungo l'itinerario stradale per Agrigento, è stata effettuata una breve sosta, alla periferia di un piccolo centro abitato a 35 km. da Palermo, per ammirare un particolare sito monumentale, costruito quasi certamente intorno all'anno 1000: "le terme arabe di Cefalà Diana".
I radunisti erano attesi dal Sindaco prof. Antonino Dimino, dal Parroco don Massimiliano Purpura,dal Capitano Roberto De Cinti Comandante della Compagnia Carabinieri di Misilmeri e dal Maresciallo Giuseppe Coppola Comandante della Stazione Carabinieri di Villafrati.
Ha fatto gli onori di casa il Gen. Giuseppe La Bua, Presidente della locale sede dell'Archeoclub d'Italia, che ha illustrato il monumento termale dal punto di vista storico -architettonico e che ha offerto, al termine della visita, un coffee break.
|
|
Viene riportata, qui di seguito, la dedica che è stata lasciata sull'Albo d'oro della sede Archeoclub:
Di sopresa in sorpresa in questo splendido "tour" in terra di Sicilia siamo arrivati a Cefalà Diana, una perla, o meglio, un brillante sulle cui molteplici sfaccettature si concentra e si riflette l'universo paesaggistico, storico - culturale, archeologico di una terra a cui il Signore ha voluto profondere a piene mani tante bellezze naturali impreziosite da strati di civiltà millenarie e quindi: di cultura, di saggezza, di valori etici e metafisici.
Grazie Giuseppe per questa opportunità che ci hai offerto e per l'impegno e lo zelo profuso per farci capire ed apprezzare la Tua Terra ed i suoi valori di riferimento da cui le Tue radici autoctone hanno attinto portandoti a brillanti risultati di carriera, ad affinare le Tue attitudini alla cultura e, soprattutto, ad esaltare la Tua sensibilità e propensione all'amicizia come ci hai dimostrato ampiamente in questa occasione e per la quale a nome di tutto il 14° corso Ti ringrazio di cuore e Ti preghiamo di estendere un cordiale grazie anche al Sindaco prof. Antonino Dimino ed al Parroco don Massimiliano Purpura.
Gen. Emilio Siliquini (seguono contestualmente le firme di tutti gli altri 25 radunisti)
Sulle tracce dell'Ellade (a cura di Rosaria Canarile)
……….Ma a questo viaggio in Sicilia, così prodigo di magnifica ospitalità, di solare e lussureggiante bellezza, a questo viaggio vivificato dall'amicizia che si manifestava via via nella sua più fraterna semplicità, a questo viaggio che sempre più si compenetrava del fascino della cultura e della storia, non poteva mancare l'esperienza di ciò che è la radice della nostra civiltà di Occidentali.
|
E questa radice l'abbiamo riscoperta nell'arte e nel pensiero della Grecia antica, così come ci è stato permesso dalla visita al Museo Archeologico di Agrigento e in forma, per così dire ancor più sconvolgente, dalle rappresentazioni al teatro greco di Siracusa e di Taormina.
No, non poteva mancare questa esperienza, che è stata attesa con trepidante desiderio, trepidante, perché l'incertezza delle condizioni meteorologiche sembrava volerci porre un ostacolo insormontabile. Ma poi, miracolosamente, eccoci tutti lì, pronti a recepire ogni sfumatura di parola, ogni gesto, quasi senza respiro, mentre il pathos si irradiava dalla scena alla cavea attraverso brividi di commozione, di emozioni.
………Ma possibile che i messaggi di un pensiero di duemilacinquecento anni fa cogliessero ancora nel segno?
|
Tu Medea, divina creatura, nel tuo straziato dolore, quella sera, mentre il vento agitava i veli del tuo peplo sullo sfondo dell'Etna e del mare, con la forza delle tue parole, nello svolgersi della tua tragica vicenda, riportavi alla luce dei nostri giorni così impoveriti, la grandezza dell'onore e della fedeltà.
E voi Eumenidi, prima Erinni nella vostra vicenda di instancabili persecutrici del delitto, nel vostro agitato, rabbioso incalzare, non ci avete forse persuasi della necessità della conciliazione dei contrasti per una visione etica del mondo retto da una universale giustizia?
Non ci avete forse persuaso della santità della legge dello Stato, che vince la barbarie di ogni vendetta privata?
Splendide, magnifiche rappresentazioni di verità che indicano il valore e il senso dell'essere uomo in ogni epoca. E grandiose rappresentazioni perché pervase di un valore catartico, che non può non dirsi sacro.
Anche questo dunque ci ha regalato il nostro viaggio in Sicilia……… Come dimenticarlo e come dimenticarci di noi. che lo abbiamo goduto in ogni suo aspetto e in ogni suo momento?
G L I I T I N E R A R I G A S T R O N O M I C I
Per consentire agli ex allievi, che non sono venuti al raduno, ….. un'ideale partecipazione ad alcuni "momenti" gastronomici, si riportano - tra i tanti menù predisposti - quello del pranzo di domenica 25 presso i giardini del Palazzo Reale antistanti il Comando Militare Autonomo della Sicilia e quello di martedì 27 presso l'hotel "Villa Athena" di Agrigento