La pagina personale di
Antonio Corvino

di Antonio Corvino            Avventure di Caccia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Devo sinceramente confessare che la richiesta fattami dall’amico Pierpaolo di scrivere qualcosa da inserire nel nostro sito del 14° Corso,  mi ha messo un po’ in difficoltà non tanto per lo “scrivere” (anche se non lo faccio ormai da anni), ma per “cosa” scrivere.

Volendo di proposito stare al di fuori della nostra lunga e non facile, ma al tempo stesso meravigliosa, vita  militare (*), allora di cosa parlare? Dei propri hobby?  Sono troppi…   Allora?

Ho deciso alla fine di parlare proprio del mio hobby preferito: la caccia, sperando di poter scambiare notizie ed esperienze con i colleghi che coltivano come me questa passione.

Sono ormai più di quarant’anni che pratico l’attività venatoria che per me è solo ed unicamente uno sport, pericoloso quanto si voglia, ma a mio parere non più e né meno di altri sport.

Non è facile scegliere qualche fatto particolare accadutomi in tutti questi anni, perché sono un’infinità.  Potrei raccontare di quella volta in cui, nell’attraversare un fosso quasi pieno d’acqua, il mio socio di caccia ed io siamo scivolati finendo in acqua fino al di sopra della cintola.
Che fatica a venirne fuori, col fondo melmoso che ci imprigionava le gambe!

Bagnati fino alle mutande, infreddoliti (era la fine di novembre), in piena campagna, abbiamo acceso un fuoco aiutandoci con la polvere da sparo delle cartucce; e così, appesi i nostri indumenti ad asciugare su dei rami, ci siamo sorpresi, seminudi ed infreddoliti, a ridere come matti della nostra involontaria avventura! Io ed il mio “socio” pratichiamo una caccia particolare: la caccia ai Beccaccini, che i veri cacciatori considerano una caccia di “elite”.

Per questo motivo  andiamo sulle risaie del  Piemonte che dovrebbero essere il regno di questa specie migrato

Il beccaccino nel suo naturale

habitat

 
ria.   Purtroppo  molto  spesso accade che,  dopo  aver fatto centinaia di chilometri in macchina ed ore di fatica in mezzo alle risaie,  non si spari neppure un colpo. Infatti di beccaccini ormai ogni anno ve ne sono sempre meno. E qui è bene sfatare subito l’opinione comune che vorrebbe attribuire alla caccia questa diminuzione della specie. Il vero motivo va ricercato nella distruzione dell’habitat a causa del cosiddetto progresso che soprattutto nel recente passato non è andato di pari passo alla cura ed al mantenimento degli ambienti naturali così che, soprattutto le specie migratorie, hanno abbandonato il nostro territorio.

Comunque, anche se i beccaccini sono sempre più rari, non importa!, non ci si fa per questo una malattia e siamo ugualmente felici di aver trascorso una giornata diversa dal solito, in mezzo alla natura che io personalmente amo moltissimo,  ed inoltre abbiamo praticato uno sport senz’altro salutare per noi e per i cani.

È meglio adesso smettere di parlare di caccia, diversamente non si finirebbe più. Quello raccontato è solo uno fra le centinaia di episodi che si potrebbero raccontare…

Che altro dire? Sono nonno di cinque bei nipotini (i cuccioli di casa, come li chiamiamo noi), di cui il più piccolo ha solo dieci mesi ed è un amore.

Cosa faccio oltre a curare i miei passatempi? Il nonno “baby sitter” non a tempo pieno: sarebbe impossibile! Anche se il fisico, grazie a Dio, è ancora alquanto valido, stare dietro a dei bambini, alla loro vitalità, alla nostra veneranda età (è inutile nascondersi) è una grossa fatica anche se fatta volentieri e con amore.

Adesso è meglio che chiuda, diversamente l’amico Pierpaolo avrebbe troppo da tagliare e limare!

                                                                                                                  

                                                                                         

 

(*)  Per i colleghi con i quali durante il servizio rari, o inesistenti, sono stati i contatti, ho preparato un brevissimo riassunto del mio percorso militare