Al primo mattino del 3 aprile u.s. mi giungeva per telefono, improvvisa, la notizia che la sera avanti, 2 aprile, era morto a Parigi il Generale di Corpo d’Armata Goffredo Canino, già Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, mio amico da lunga data. Il dolore che ho provato è stato (ed è) grande e so di certo che si fonde con quello di migliaia di persone, in prevalenza di quelle che hanno appartenuto o ancora appartengono alla grande Istituzione Difesa, dai Generali e Dirigenti civili fino agli Ufficiali dei gradi meno elevati, ai Sottufficiali, ai Graduati, agli ex Militari di truppa, agli Impiegati e agli Operai: questo immenso comune dolore, vivificato dal sentimento della gratitudine per le Sue opere nella vita terrena e dalla fiamma della speranza cristiana per la vita celeste, Lo accompagna e Lo avvolge come una nuvola di fiori profumati. Chi era il generale Canino?
Era anzitutto un Uomo dal cuore grande, il cui massimo piacere era quello di aiutare il prossimo, di risolvere i problemi che chiunque, generale od operaio, gli prospettasse; un Uomo che suggellava la Sua azione benefica con un abbraccio sincero e caloroso.
Il Dottor Franco Faina è nato a Nocera Umbra (Perugia) il 13 maggio 1928 ed ha prestato servizio per 44 anni al Ministero della Difesa dal 1952 al 1996, ricoprendo, fra gli altri, gli incarichi di Direttore Generale delle Pensioni; della Leva reclutamento militarizzazione mobilitazione e dei Corpi Ausiliari; degli Impiegati. È stato Presidente del Nato Appeals Board, massimo organo di giustizia amministrativa della NATO e, per 25 anni, docente di Scienza dell’amministrazione alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Attualmente è componente del Consiglio dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana presso il Quirinale.
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