Vecchina

Poesia di Francesco Caporale (Ciccio il Bruzio)


È inverno,
I grilli non hanno più tinnula voce, e
Alla prima alba, la natura tace;

Il sole,
Al riparo di nubi discrete
Fa pallida la luce.

È inverno,
Sui rami soffia, violento, il vento
E l’ultime foglie,dondolando, cadono.

Nel freddo aere,
Il frusciare dell’ali è all’orecchio vano
E solo un raro cinguettio s’avverte da lontano.

Gli usci delle case
Sono ancora chiusi e dai bassi tetti
Si sente il miagolare di sparuti gatti;

Ed ecco
La solita vecchina
Col fazzoletto nero e di mattina

Che saluta, col fare sempre cortese,
entre esce, col passo incerto, dall’antica casa
E s’appresta, lentamente, alle scale della chiesa.

Prato

 

francocapo1938@gmail.com