Sulle orecchie calzato
Non v’è lembo
Di militar vestimento
Che non abbia un distintivo da rambo;
Ma a dirlo terra, terra
Il nostro, che ancora è nell’esercizio soldato,
Non ha pugnato in alcuna, sia pur piccola, guerra
Di parata è ovunque
Con il berretto sulle orecchie calzato
E, ”dalla cintola in su”, ovunque vada è filmato.
A me appare come una figura silente,
È ben strutturata, bardata, alta ed aitante
E fra i tanti, di grigio vestiti, il suo verde è splendente
Con croci, patacche, chissà se la fattura è di zecca,
Che gli pendon dal collo, sulla cravatta
E poi giù da destra a sinistra per oltre metà della giacca.
Costui che, ormai, è ornamento
Per ogni mediatico e significativo momento
È del 14° corso l’ultimo vanto
Ed a Rolando noi tendiamo, ossute, le braccia
A sorreggerlo, acchè i suoi sforzi non siano inani,
Nell’addestrare donne soldato per ogni missione, soprattutto di caccia
Intanto ei s’appresta
E dall’Urbe immortale
Si libra, con volto angelico, nel volo finale:
L’italico fante
Solo della verde livrea purissimo amante
Non ebbe mai, nel bel Paese, alcun concorrente,
Or bianco di pelo e stempiato
Pugnerà in Europa con antico ed identico afflato:
Sol col sorriso velato ed il dente ben affilato .
Nel poetare non ho alcuno difetto,
Di postura possente sono alto ed eretto…
Caro Rolando accogli questa rima con sommo diletto