Poesia di Francesco Caporale (Ciccio il Bruzio)
La terra,
Dall’ombre, lentamente appare
Quando il sole si desta dall’immenso mare
E l’aere lieve,
Nella volta del cielo,
Effonde ampio il suo respiro.
Già la rugiada si disperde
E tra i rari vapori trasparenti
Sulla campagna si muovono gli armenti:
Sul piano, su placide colline
E senza odore di tempo,
Coi musi sui teneri germogli ruminando.
Scene antiche… nella memoria erranti
E chissà se in qualche lembo remoto
Si ripetono ancora, con sorgenti d’acqua festanti
Che nei diversi rivoli
Tra il verde, argentea, a valle scende
Ed i campi rigogliosi rende:
Fuggevole visione
Che di tanto in tanto nella mente torna
E l’animo tra verdi pascoli, lieto, s’abbandona.
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