Saggi filosofici diversi

di Francesco Caporale (Ciccio il Bruzio)


ACCADEMIA TOSCANA FEDERICO II


gen.b.(ris) Francesco Caporale: Da un argomento all’altro una serie di saggi per animare il dialogo fuori dalle gabbie delle abitudini che addormentano la mente.



L’uomo libero ha sempre tempo per conversare e di scegliere argomenti diversi, senza l’assillo del tempo che scorre e senza preoccuparsi di altro che non sia il raggiungimento della verità. Il professionista o l’esperto, al contrario, sono sempre in lotta col tempo o perché incalzati dall’avversario o dal curatore che lo tiene sotto osservazione per il raggiungimento di obbiettivi prefissati. Pertanto il professionista è uno schiavo che discute di un compagno di schiavitù davanti a un padrone seduto in giudizio, nelle cui mani è riposta la causa.; e l’esito non è mai indifferente, bensì sono sempre in gioco i suoi interessi personali, qualche volta persino il suo stipendio. Di conseguenza, egli acquisisce una sagacia amara e carica di tensione..

È una sintesi del Teeteto di Platone

..e la riflessione di Platone puntualmente si riverbera fino a noi: nel tempo progettuale la maggior parte delle persone non ha tempo per le discussioni se non quelle che riguardano il lavoro così il loro modo di ragionare è nei limiti di una sterile quotidianità .
Avendo la fortuna d’essere passato dalle “pareti di una caserma” al libero pensiero mi propongo attraverso mie riflessioni di alimentare il dialogo tra i soci dell’Accademia e possibilmente oltre.

Un approccio alla verità. - Logica della filosofia di B.Croce.
Storicamente si attestano due modi opposti per giungere alla verità:
- il primo è il Mito, che non è una Immagine Ideale, ma una immagine che funge da verità concettuale e pertanto inconcepibile ed indimostrabile, però è creduta nella presunzione che reca con sé su testimonianze, di sogni, di visioni, di oracoli, di fatti interpretati immaginosamente, di veggenti illusi ed illudenti e sull’autorità della tradizione che la consacra fino al limite della rivelazione che si deve accettare come vera;
- il secondo è la metafisica che si genera dal distacco che si genera dai miti e dalle verità rivelate per ricercare le “Categorie” onde si pensa alla realtà attenendosi al metodo delle scienze empiriche più vicine ad un modello di trattazione scientifica che si esplicita nella causa ed effetto proprio delle scienze naturali. Il nome di metafisica esprime il passaggio da un mondo di oggetti ad un mondo di entità che si chiude in un sistema definitivo che la mente umana rifiuta in quanto ha bisogno di un continuo progredire e sistemare l’esperienza storica.La metafisica per formare e giustificare le sue costruzioni deve ricorrere alla logica tra un concetto verosimile ed un concetto astratto alla maniera dei sofisti,ad esempio prendiamo in considerazione i rapporti tra i segni zodiacali ed il carattere delle persone che sono nati sotto l’influsso del segno, non v’è nessun nesso logico, razionale tra il segno astrale (concetto astratto) ed il carattere (concetto verosimile).
La filosofia distaccandosi dal mito e dalla metafisica ha prodotto e produce tutti i concetti coi quali l’umanità giudica ed intende la vita:Il metodo non è mai stato di astrattezza e di generalizzazione ma d’interpretazione logica dei fatti, d’intelligenza dei fatti non come concetti matematici e fisici ma di concetti speculativi. Così la filosofia ha elaborato quelle teorie di logica, di etica, di politica, di economia, di estetica con le quali gli uomini interpretano la vita e si orientano nelle loro azioni rivolte all’avvenire e qui rammentiamo.
- Socrate e del suo concetto di vita morale che sottende il rispetto della legge fino l’estremo sacrificio;
- Agostino del non andare fuori di sé ma di tornare a sé nell’interiorità;
- Kant e la sua sintesi a priori che va oltre il sensismo e l’intellettualismo;
- Vico ed alla conversione del vero col fatto;
- Hegel ed alla forma dialettica del pensiero;
- Machiavelli ed alla legge di necessità della lotta politica e della forza.

Miti ed entità metafisiche furono, a guardare le loro forme logiche, le prime interpretazione della visione del mondo ma anche il diritto naturale ed il contratto sociale e la ragione illuministica e la sovranità popolare sono un tentativo di visione e trasformazione; ma è solo la critica che sciogliendo il tutto dal contingente ha tratto l’affermazione che l’umanità ha in se la sua legge e non la riceve da un Ente esterno.

Miti e metafisica portati nella realtà possono determinare passioni, sofismi ed accese perversioni come quelli della razza, della classe o della società senza Stato (anarchia).
La filosofia deve tendere sempre verso lo studio dell’uomo ,del genere umano ed in questo tendere v’è tutta la forza morale che è sostegno nei vacillamenti,risparmio nei vacillamenti; la filosofia distaccandosi dalla verità rivelata apre il solco alle verità sperimentate, pensate e ragionate.
I presocratici, tra cui Talete, (vi sec.a.C) sono coloro che sono stati a contatto con la cultura mitologica,cosmogonica e cosmologica, e sono stati i primi ad iniziare la scienza greca e moderna. Sono i primi rappresentanti di un razionalismo illuministico ionico che pone le basi scientifiche dello studio dei fenomeni naturali liberandoli dalle incrostazioni religiose
Glossario:
A priori: ciò che non dipende dalla esperienza; giudizi e principi la cui validità è indipendente da tutte le impressioni di senso
Categoria: concetto che indica le diverse relazioni che possiamo stabilire fra le nostre idee;
Certezza: è una determinazione o rappresentazione della cosa o qualità soggettiva umana, mentale;
Verità: è uno stato delle cose, e ciò che esiste prima che sia scoperto; è la rappresentazione del pensiero con la cosa che devono concordare questo nel pensiero occidentale mentre in quello orientale (taoismo) una verità alla quale non si accede per strade differenti ed altrettanto ragionamenti analogici non può essere la verità;
Positivismo: applicazione del metodo delle scienze naturali allo studio dei fenomeni umani;
Logica: studio scientifico del pensiero che si manifesta nel linguaggio inteso ne suoi termini,proposizioni , argomentazioni e nelle leggi che ne regolano l’uso;
Ragionare: è una facoltà dell’umano nel significato sillogistico e matematico
1. I latini con ragionare intendevano i resoconti in denaro,revisionare i conti ed anche la facoltà di ragionare in altri ambiti
2. i greci invece indicavano il linguaggio e la ragione;
Metodo scientifico: consiste nel ragionare sui fatti, sulle cause e sui loro effetti.

Solo l’uomo sfugge ad essere studiato sotto la luce del positivismo; infatti il m. scientifico studia ed interpreta fenomeni che nel tempo sono stabili, ma l’uomo per essenza e natura sua presenta moltissime variabili nel tempo e nello spazio,che costanti .
Mito: interpretazione fantastica della visione del mondo delle cause e degli effetti. Lo stupore provocato da un fenomeno veniva trasferito nella narrazione mitologica (il lampo era il furore di Zeus, le tumultuose acque del mare era l’ira di Eolo)
Continuiamo sulla filosofia: quella greca ricerca le cause del divenire connesse alla liberazione del terrore della vita. Al culmine della storia d’occidente il rimedio contro il terrore è l’organizzazione scientifica-tecnologica. Anche la religione ed il mito hanno la stessa funzione ma è un rimedio insicuro. Solo la conoscenza delle cause vere, e cioè la previsione nella logica dell’origine e causa li rende prevedibili, rappresenta un rimedio contro il dolore terrore.
La filosofia nascendo è tesa tra due concetti duali:
- come verità vuole svelare il senso e l’origine del mondo e del suo divenire;
- come evocazione del divenire giunge all’estrema impossibilità di raggiungere una legge immutabile del divenire del mondo.
Ed ecco nascere all’interno della filosofia il Cristianesimo che si presenta come fede (e quindi si riallaccia al mito)che presenta concettualizzazioni che gli consentono di porsi in rapporto con la verità della filosofia;ponendosi come fede il Cristianesimo si espone al dubbio ed al rifiuto ma è il Cristianesimo a far sopportare ,all’occidente,il dolore ed il terrore della vita. E qui trova posizione un passo di Eschilo nel Prometeo incatenato:
Prometeo; ho impedito agli uomini di prevedere la loro sorte mortale.
Coro: che tipo di farmaco hai trovato per questa malattia?
Prometeo: ho posto in loro cieche speranze.

Pausa: Pioggia d’autunno poesia di Kioguku Temakan 1346
Nel giardino
Si sono fatti
Silenti
Gli insetti,
Al di là del muro
Nella notturna pioggia
Han tinnula voce i grilli.



Ancora sulla filosofia presocratica. In quasi tutte le civiltà troviamo un insegnamento religioso e cosmologico e delle scuole che hanno il compito di trasmettere una teoria consolidata e di preservarla pura e immutata per le generazioni future. Una scuola di questo non accetta idee nuove che possono produrre possibili scismi;in queste scuole non vi possono essere discussioni razionali,la dottrina viene difesa con asserzioni, dogmi, condanne piuttosto che col ragionamento.
La storia di un mutamento coincide sempre con un dibattito critico o con una discussione razionale e Talete di Mileto fu il primo ad introdurre nella sua scuola questo atteggiamento speculativo nei suoi allievi incoraggiandoli all’attitudine critica. La tradizione razionalista rappresenta l’unica via praticabile per la conoscenza che è congetturale ed ipotetica. Nello sviluppo della scienza le osservazioni e gli esperimenti svolgono il ruolo di argomenti critici.
Mito ed irrazionale: dalla religione omerica dell’Iliade.
Agamennone porta via la concubina ad Achille allora che fu costretto a restituire la sua a Crise sacerdote d’Apollo,ma per questo, Agamennone non si sentiva in colpa in quanto questa era attribuita ad una infatuazione divina di Zeus (parte mitica) giustificazione, evidentemente irrazionale in quanto l’annebbiarsi o lo smarrirsi temporaneo della coscienza morale è attribuita ad una operazione demoniaca esterna e quindi non effetto di malvagità di Agamennone.
Un pensiero di Seneca (55 a.C.): non è povero chi possiede poco bensì chi desidera di più di quanto possibile.
Cesserai di sperare se cesserai i temere.
A questo punto reputo esporre alcuni concetti base sul termine “Cultura” che nella particolare attenzione con cui analizziamo dei contenuti, nelle riflessioni su determinati aspetti, nelle argomentazioni e nei dibattiti la condizione minima per poterli affrontare è la conoscenza, il sapere, il dubbio ed in sintesi una adeguata cultura che sappia affrontare i problemi complessi della società proponendo delle soluzioni possibili ed adeguate, modificando anche la cultura generale dei cittadini iniettando dosi di alta idealità, progresso certamente materiale ma soprattutto etico; coniugare con saggezza gli interessi istituzionali e quelli della collettività e dei diritti individuali con una ricerca razionale e continua di tutti gli strumenti idonei per progredire in un ambiente in cui il soggetto storico è l’uomo nelle sue componenti razionali, emozionali, sociali, confessionali e nel suo tendere continuamente verso condizioni di vita migliori.

Cultura non astraente e astratta ma che si flette, che si modella alla realtà modificandola verso un sereno ed armonico sviluppo.
Cultura che non si impone ma convince, non elitaria ma popolare e comprensibile, cultura e confessionale e laica che rispetta precetti e principi dottrinari e che l’interpreta e li modifica nel tempo e nello spazio perché siano aderenti al momento storico.
Cultura non di contrapposizione ma di relazione che interpreta i fatti in maniera non pregiudiziale.
Cultura come elaborazione di teorie di logica, di etica, di politica, di economia, di estetica con le quali gli uomini interpretano la vita e si orientano nelle loro azioni rivolte all’avvenire.
Cultura fuori dai miti e della metafisica che introdotti nella realtà possono portare a passioni, sofismi, ad accese perversioni come quelle della razza, della classe e della società senza Stato (anarchia)
Cultura come ricerca dell’uomo come entità in cui ragione, sentimento, morsale, ricerca, legge di necessità entrano in una dialettica che non ha sosta, ed in questa ricerca v’è tutta la forza morale verso la verità. Infine è da non dimenticare che il ruolo della cultura in uno Stato è determinante affinché la competizione politica si sviluppi in maniera costruttiva e serena.
La cultura crea le differenze e queste determinano la critica che spezzando anche nessi logici ed abitudini mentali, che consolidano solo dottrine conservatrici e no si aprono al nuovo, modifiche anche radicali per accedere alla verità che rappresenta una continua ricerca; è saggio convenire che la verità non la possiede nessuno e che solo l’atteggiamento speculativo alla conoscenza dei differenti approcci alla cultura portano ad un piano di stabilità su cui i processi si svolgono, e se talune cose sfuggono al nostro sapere, alla nostra cultura non bisogna dominarle ma lasciarle alla futura comprensione.

Una piccola riflessione di natura politica. - Laddove non esistono differenze non vi può essere mutamento alcuno, e da ciò discendono alcune considerazioni:
- non vi può essere alcuna direzione unica od assoluta che annullerebbe il principio delle differenze
- nel concetto di differenza non è implicito il miglioramento che necessità di altre condizioni quali il tempo, la ricerca, l’analisi e la comparazione dei risultati ed infine le prove ed altro per appurare se l’oggetto della ricerca può essere di miglioramento o di progresso per la comunità.

Infine la persona attiva in qualsiasi ambiente politico, economico, sociale deve tenere sempre conto che qualsiasi soluzione razionale e logica deve essere trasferita in un ambito in cui sono le passioni, le tendenze, gli interessi, lo spirito religioso ad essere dominanti nella società in cui insistono le differenze che impongono in una società democratica, o che si suppone tale, di pensare, valutare , scegliere avendo libertà di pensare,attenzione nell’ascoltare e prudenza nell’agire

Penso sia opportuno una riflessione sul concetto di progresso che inizia all’alba del processo industriale, quando lo sforzo umano viene sostituito dalla macchina, dall’elettricità,dal nucleare ed alla mente umana si sostituisce il calcolatore. Questo insieme ha dato la possibilità d’una produzione illimitata ed inarrestabile (che in seguito sarà sfruttata dal Capitalismo dal quale avranno origine le sofferenze tra le condizioni umilianti di chi è povero a differenza di chi è ricco). Ma questa libertà senza restrizione questo supposto progresso non riesce ad eliminare i seguenti problemi:
- la soddisfazione illimitata dei desideri non comporta il vivere bene;
- il sogno d’essere padroni della nostra esistenza finisce quando ci si accorge di fare parte degli ingranaggi della macchina asfissiante della burocrazia e che pensieri, sentimenti e gusti sono manipolati continuamente da governi, industria e mezzi di comunicazioni di massa.
- il progresso economico è limitato ai paesi ricchi e la differenza con quelli poveri aumenta sempre più
- lo sfruttamento incontrollato delle risorse ha come conseguenza il manifestarsi di pericoli ecologici che col passare del tempo provocano catastrofi vere e proprie (vedasi l’inquinamento d’un fiume, lungo un migliaio di chilometri, in Cina al confine russo causato dall’esplosione d’una raffineria).
I presupposti psicologici della Grande Promessa erano:
- scopo della vita è la soddisfazione d’ogni desiderio
- che l’egoismo (che il progresso infinito genera) porta all’armonia ed alla pace.
Ma la più interessante teoria del vivere bene si ritrova in Socrate: "è la virtù che produce ricchezza e tutti gli altri beni acché l’anima degli uomini diventi sempre più buona".
È necessario distinguere tra i bisogni soggettivi (la cui soddisfazione e momentanea) e quei bisogni insiti nella natura umana e la cui soddisfazione comporta lo sviluppo umano.

L’edonismo radicale attuale è ”voglio tutto e subito per me stesso” poiché a darmi piacere è il possedere e non il condividere, ma il continuo avere determina una perenne insoddisfazione e la brama di possedere conduce ad una guerra senza fine. Nella società medievale il comportamento economico era determinato da principi etici - prezzo e proprietà erano inseriti nel concetto della teologia morale(concetto del giusto prezzo fornito da Tommaso d’Acquino). In seguito si ha una separazione dell’economia dai valori etici, l’economia è considerata come sviluppo del sistema indipendente da quello che è bene per l’uomo.
Da questo concetto dipende uno sviluppo economico industriale che non tiene conto della dignità umana. In questa ultima fase di sviluppo si comincia ad intravedere in nuce quello che si chiama sviluppo compatibile - un nuovo sviluppo compatibile, una nuova etica.
- E per finire:


Antiche immagini

Cantavano le cicale
Ed innumerevoli lucciole,
Punteggiavano la notte d’infinite stelle.

V’era odore d’ambra
E brani di luce d’avorio
Sostavano tra l’ombre della sera.

S’adagiavano i respiri
Tra pareti di penombra
Nel vagare di voci e suoni.

Cantavano le cicale
Nella campagna afosa
Dell’aere calido di sole.

Poi nel gioco dei pensieri
E nella nenia d’un canto
Antiche immagini tornavano stanche.


Quando la creta prende forma e quando la parola diventa poesia entra in gioco quello che è la fonte della contemplazione e così ci avviciniamo al linguaggio dell’arte

Il Presidente
gen.b.(ris) Francesco Caporale

 

francocapo1938@gmail.com