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Roberto Rossini nasce a Udine il 5.3.1937, da Silvia di Panigai e Renato Rossini.
Continuatore di una linea guida di famiglia che per secoli ha fornito membri all’Esercito della Repubblica Veneta, dell’Austria-Ungheria, del Regno d’Italia, e della Repubblica Italiana, nell’ottobre 1957 entra all’Accademia Militare di Modena, come “tristemente” noto.
Resterà orfano del padre nel 1945, a 8 anni, a causa della morte del padre, Tenente Colonnello del Genio, deportato nel Campo di prigionia di Groëditz, sottocampo di Flossemburg, quale prigioniero politico, perché entrato nelle file della Brigata partigiana “Osoppo”, che difendeva il confine d’Italia dalle voglie di annessioni di terrirori italiani del Mar. Tito.
Uscirà nel 1961 col grado di Sottotenente del Corpo degli Alpini, in aderenza al motto che recita: “I friulani sono tutti Alpini in borghese”, iniziando la vita militare da Venzone (UD) nell’ambito del Btg. Alpini “Tolmezzo”.
La carriera militare, che è stata portata avanti privilegiando prima la famiglia, si può considerare articolata su due componenti. In servizio per 17 anni non consecutivi, in località carniche, nell’ambito dell’8° Reggimento Alpini della Brigata Alpina “Julia”, prima al Btg. “Tolmezzo”, poi al Btg. “Mondovì” in Carnia, quindi nell’ambito del Comando dell’8° Rgt. Alpini e infine comandando il Reparto Comando e Trasmissioni della Brigata Alpina “Julia”, poi per altri 16 anni presso il Comando NATO delle Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, di stanza a Verona; anche in questo caso coprendo 3 mandati successivi. Ha dato il suo contributo alla continuità della specie umana collaborando alla messa alla luce di due figlie Silvia e Patrizia e di 4 nipoti ai quali è fortemente legato assieme alla moglie Luciana. È stato donatore di sangue dell’AVIS e della FIDAS per un totale di 96 donazioni e operando per 12 anni, dal giorno dopo il congedo, quale volontario nell’ambito della Provinciale AVIS di Verona e contribuendo alla formazione del giornale associativo dell’AVIS della Regione Veneto. |
È un accanito collezionista di francobolli, monete, stampe, oltre a “mille” altre cose e in particolare di cartoline d’epoca degli Alpini e della Grande Guerra, delle quali ne dispone di oltre 2.500 e che spesso espone in mostre specifiche.
Fa parte del comitato organizzatore del più importante convegno italiano di piccolo collezionismo (filatelia, cartoline, numismatica, piccolo antiquariato, ecc.) denominato “VERONAFIL”, che viene organizzato dall’Associazione Filatelica Numismatica “Scaligera”, due volte all’anno, alla FIERA di VERONA, in maggio e novembre, per 4 giorni. Ha scritto 5 libri sugli Storia degli Alpini: “La Naja Alpina”, “Il Rifugio Contrin, in Marmolada”, “Penne Nere Veronesi”, “Alpini in cartolina” e “Una Baita, un Gruppo Alpini, un Museo”. Oltre a 3 altri volumi di storia: “Soldati a Verona”, “Castelvecchio e il suo ponte”, “Il Palazzo Car-li, a Verona”, dedicati ad aspetti di vita veronese e “Da Venezia a Cattaro, attraverso le cartoline d’epoca”, inteso a ricordare, attraverso le immagini di circa 800 cartoline d’epoca di inizio Novecento, l’italianità delle coste e delle terre Istriane e Dalmate. |