La pagina personale di
Pierino Petrarca

Scrivo di getto queste brevi note attinenti al periodo successivo al 1994, pur nella convinzione che siano prive d'interesse per tutti, ma solo perché utili all'aggiornamento del sito curato dall'amico Lucio Leonardi.
Come molti di noi a quell'epoca, ho lasciato il servizio con alcuni mesi di anticipo rispetto alla naturale scadenza poiché anche allora, come oggi, a livello governativo si discuteva degli stessi problemi: il risanamento del debito pubblico, la riforma delle pensioni, il deficit del bilancio statale, ecc.
Correvano allore le voci più disparate e incontrollate per quanto riguardava i pensionamenti: le "finestre" di possibile uscita, il congelamento temporaneo della buonuscita ovvero la sua elargizione in due ratei: il 50% subito ed il restante 50% in Buoni del Tesoro da riscuotersi dopo 4 anni come già avvenne per noi tutti negli anni '70, quando con i Buoni del Tesoro ci pagarono alcuni arretrati dopo 4 anni mentre ogni 6 mesi ci presentavamo in Banca con cedolino degli interessi maturati.

All'epoca avevo ancora due figlie da sposare ed i1 contante mi serviva, così cedetti il Comando del DM di Cosenza all'Ufficiale più anziano e divenni un pensionato.
Sposai le due figlie, pagai qualche debito, ammodernai un po' l'appartamento ATERP dove sono in affitto da 30 anni ancor oggi e mi tolsi uno "sfizio": comperai un camper vecchio ma ancora valido, lo personalizzai con lavoretti ed accessori all'esterno ed all'interno e, trascinando quasi a forza mia moglie, ho girato un pò per l'Italia (al raduno di corso a Milano Marittima venni con il camper alla mia prima uscita). La durata dei miei pellegrinaggi non é mai stata superiore ad 8 - 10 giorni: i "bambini" già allora ultra trentenni ed i relativi loro figli non potevano rimanere soli troppo a lungo!
Mi sono spinto dalla Calabria fino alle Dolomiti (a Cortina i camperisti non sono graditi), ed ai confini di Austria, Svizzera e Francia, non utilizzando quasi mai i camping; quando andammo a Roma per il raduno dei militari in P.za S. Pietro, e nell'occasione potemmo vedere da vicinissimo il Papa, ci ospitò il grosso camping attiguo all'ippodromo di Tor di Valle.
È un periodo che ricordo con piacere e nostalgia; alla fine del 2001 dovetti disfarmi del veicolo quando si presentarono seri problemi di salute, di cui farò cenno tra breve.
Nell'autunno del '94 e nell'imminenza di lasciare il servizio, iI Direttore della locale Filiale di Bankitalia, compagno di Liceo a Lecce del mio defunto fratello, mi propose di farmi nominare "Consigliere" di Banca d'Italia per la Filiale di Cosenza, carica che subito dopo si trasformò in "Consigliere con funzioni di Censore". Sono costoro, per norma statutaria della Banca, Funzionari esterni che hanno una buona conoscenza della realtà locale; al momento si tratta di Rettore dell'Università, Direttore di Assindustria, un notaio, un ingegnere ed un magistrato in pensione, un Direttore di biblioteca.
Nelle periodiche riunioni, quadrimestrali o semestrali, si esamina e valuta la situazione dell'economia della provincia, le prospettive di sviluppo, le Direttive del Governatore, suggerendo al Direttore della Filiale ipotesi di soluzione (potete immaginare quale può essere il mio contributo in tali campi).

Ad ogni riunione compete al "Consigliere" un gettone di presenza che, al momento, vale 57 Euro lordi. Come si vede, é un compenso pressoché simbolico, che si aggiunge al prestigio (dicono loro) di poter scrivere sul proprio biglietto da visita, oltre al titolo di Generale e Dottore, anche quello di "Consiglie¬re di Banca d'Italia”.
La funzione di "censore" prevede la custodia, a turno settimanale tra 4 censori, di una delle tre chiavi che aprono il caveau (loro la chiamano "sagre¬stia"). Tale operazione, che avviene di regola per ciascuno di noi una volta ogni 4 settimane, prevede il travaso ordinario di denaro: con la cassa di servizio e la ricezione 5 - 6 volte nell'anno dalla Sede Centrale romana, dì notevole denaro contante (2 furgoni blindati e scortati da 12 CC), da distribuire nel corso della settimana alle altre Filiali della Regione. In sostanza arrotondo la pensione con circa 20 convocazioni annue, ciascuna del valore di Euro 57 lordi. Ogni trimestre inoltre una coppia di "censori" effettua la "verifica" improvvisa delle casse, preventivamente concordata con il Direttore.
È d'obbligo, infine, una colazione di lavoro annua con tutti i Dirigenti e Funzionari della Filiale.

Tre dei miei quattro figli hanno messo complessivamente al mondo 7 nipoti; una figlia, divorziata dopo 10 anni di fidanzamento ed uno di matrimonio, è tornata a vivere con me. I primi 2 nipoti nati e vissuti a Colico, sono ora a Lecce, con i genitori entrambi trasferiti dopo una rodaggio decennale in alta Lombardia. Gli altri 5 li ho a portata di mano.
Nella primavera del 2001 mi colse un infarto che mi tenne in Cardiologia per 2 settimane, dopo un salvataggio in extremis (2 iniezioni di atropina direttamente nel cuore mentre ero privo di sensi). All'uscita, l'ordine del Primario fu categorico: operare senza perdere tempo, poiché con le occlusioni delle arterie che alimentano la pompa non c'é da scherzare. Un mese dopo il Cardiochirurgo dell'Ospedale di Lecce mi applicò 4 by-pass.
Da allora molte cose sono cambiate, come possono meglio capire Giancarlo Marazia, Aurelio Ometto e forse qualche altro collega; niente strapazzi con il camper, niente sforzi, alimentazione controllata e 10 pillole distribuite nell'arco della giornata per terapia perma¬nente post intervento, ìpertensione, diabete tipo 2 e, da poco più di un anno, una occlusione all'arteria iliaca comune di sx, che impedisce parzialmente la irrorazione della gamba sinistra, con relativi impedimenti per una buona deambulazione.
Ho dovuto limitare anche la bicicletta, che era divenuto un piacevole passatempo, oltre ad essere indicata per un po’ di moto.

Insomma, così stanno le cose e non vi sono vie d'uscita.
Trascorro le mie giornata come molti pensionati nelle mie condizioni; qualche corta passeggiata, qualche piccola manutenzione e riparazione nell'appartamento che mi accingo a riscattare, le incombenze periodiche alle Poste per gas, luce, telefono e tutto il resto, la spesa ai supermercati con la moglie, le uscite giornaliere con gli ultimi due nipoti (7 e 4 anni) che vivono in casa mia per tutta la giornata, escluso le notti ed i mattini scolastici.
Ho sempre nostalgia dei miei compagni di corso e mi rincresce di es¬sere l'unico in Calabria. Invidio la numerosa Comunità romana che ha la possibilità di più assidue frequentazioni e periodiche riunioni.
Qualche anno addietro i colleghi siculi si organizzarono per una giornata a Messina, con la vigorosa collaborazione di Emo Tassi, in occasione del Natale e della visita a Messina del Comandante Generale dei CC, nostro cappellone. Fui invitato anch'io poiché la giurisdizione di Tassi copriva Sicilia e Calabria, e partecipai con grande piacere.
Nell'estate successiva con alcuni compagni di corso ci siamo incontrati ancora in Sicilia, per il nostro mini-raduno di 5 giorni, tra Palermo, Agrigento, Siracusa e Catania, suppostati ancora una volta dal nostro Tassi e dalla struttura dei CC che a lui faceva capo.
Miei cari amici, spero di non avervi annoiato eccessivamente, anche perché non siete obbligati a leggere fino in fondo.
D'altra parte, in premessa, ho pur detto che queste note non interessavano nessuno.
Arrivederci a Modena il prossimo 19 ottobre, salvo imprevisti.
Un abbraccio a tutti da Pierino Petrarca
Cosenza, agosto 2007                  tel. 338 4566740 - 329 7189716 - 0984 73926