La pagina personale di
Leonardo Petix


LEONARDIADE
Una vita da ricordare
L’avventura inizia qui
di Leonardo da Canicattì,
un eroe de’ tempi nostri
che non teme altrui confronti:
bello, fiero e intraprendente
di gran cuore e di gran mente
perspicace e volitiva
sempre attenta e previdente…

       

Quando il quindici di giugno
del lontano trentasette
(certo no di Cristo avanti!)
venne al mondo lieto e aitante,
ben sei chili e più pesava,
ad inoppugnabil prova
del suo peso assai eclatante

nella vita e sulla terra…
e con ferma sicurezza
con orgoglio soldatesco
d’aver fatto già affermava
con onore e con medaglia
nella calda terra d’Africa
memorabile campagna…

serio e truce in apparenza
gli piaceva assai scherzare
e il suo riso sorprendente
non potea che contagiare…

Frequentando poi il Liceo
dell’illustre suo paese,
a combatter si trovava
con scrittor Greci e Latini,
ma ben più difficil prova
ora al varco lo attendeva:
d’alloro incoronato
già in gare numerose,


non sazia l’Insegnante
ahimè volle sfidarlo
a lanciar per giavellotto
una misera matita...
Al rifiuto impertinente
e al suo riso irriverente
l’ira esplose incontrollata
con gran danno dell’atleta…

Passa il tempo e il nostro eroe
ora approda in Accademia:
tra sudori, sacrifici,
levatacce antelucane
e compagni viepiù uniti
ecco diventare anziano
questo giovane Leone.
Col compagno suo Lanzilli,
in affetto Giuggiulone,
or comincia a intimorire
ogni incauto cappellone,
a cui ingiunge risoluto
con cipiglio fiero e altero:
“Dia un bacio al superiore!”

Arrossisce tentennando
l’inesperto cappellone…
“Chi te l’ha fatto fare”…
tentare di baciare
sì austero militare:
egli un Bacio Perugina
volea solo assaggiare!
Ma le regole son ferree
anche per chi è veterano…
Ricordiamoci del cubo:
perfezion di prova eccelsa,
se però per puro caso
una piega compariva,
su alla Quota Pipistrelli

lesto lesto in punizione
rassegnato Lui saliva.
Ridisceso tra i compagni,
consolar però potea
il suo cruccio mal represso
carezzando e cavalcando
Uta, nobile cavallo:
bianco-grigio ed imponente
il destriero lo accoglieva
e il suo animo placava
con nitrito accomodante…
Quando poi scendea la sera
e alla mensa si recava,
al famiglio che chiedeva

se voleva mela o pera
“Mela!” serio rispondeva…
al che il giovane inserviente
soddisfatto proclamava:
“Solo mele questa sera
in cucina noi avevamo!”
“Non capisco la domanda…
spieghi meglio la richiesta…”
replicava allor l’allievo
con lo sguardo assai stupito…
“In tal modo è soddisfatto
non volendo Lei la pera…
Qualche rischio può far bene
se ci aiuta la fortuna!”

Ecco un giorno all’orizzonte
apparire la sua amata:
è un Amore a prima vista…
un po’ acerba è allor Giovanna,
ma già batte a più non posso
ad entrambi il loro cuor…

Ritornando in Accademia
a un amico suo dirà:
“Conosciuta ho una ragazza
assai giovane e carina,
certo renderà beato
chi un giorno sposerà!

Poco durano i sospiri:
pochi anni ed ecco sposi
Leo e Giovanna son di già…

Tra un trasloco e un altro ancora
(non si posson più contare!)
tre splendenti pargoletti
ecco celeri arrivare:
Paola prima immensa gioia
nella giovane famiglia,

poi Giuseppe giù in picchiata
come razzo il record taglia,
ma attenzion, non vi stupite!
non è ancora terminata
dei figlioli la scalata…

non ci pensa ad andar piano,
giunge in fretta anche Graziano!
Forse c’era nell’atletico Leonardo
l’intenzione di formare

un esercito privato
su cui fermo comandare,
ma il tre, numero perfetto,
lo ha convinto a rinunciare…


Nel frattempo silenzioso
senza tregua lavorava
nella sua instancabil mente
un’idea, un lontano sogno,
un cullato desiderio…
Non sopporta più i traslochi
della disciplina è sazio,
così alfin con entusiasmo
ed un poco di tremore
si propone d’iniziare
del Diritto l’avventura…


S’incammina dunque audace
per la fulgida carriera
concorrente assai impegnato
nelle arringhe in tribunale
dell’illustre oratore
Marco Tullio Cicerone!


Somma impavido vittorie
numerose ed eclatanti:
primo a far nullificare
in Italia con clamore
di Maturità le prove…
meditate e micidiali
le temibili parole
hanno fatto ahimè tremare

agli incauti suoi avversari
più e più volte vene e polsi
e le gambe barcollare…
Ma Egli sempre
nel profondo del suo cuore
conservò Stima ed Amore
per Amici e Superiori
del cammino militare…

Crescevano i figli,
la moglie insegnava
e alfin Leonardo i due grandi,
promettenti Avvocati,
dopo dura gavetta a sé riuniva,


mentre il piccolo,
anch’egli orgoglio del suo Papà,
Commercialista serio e provetto
si laureava…

Si è arricchita la famiglia
con un genero e due nuore
che dan lustro alla tribù
per bellezza e per bontà…

Da tenero Papà ormai diventa Nonno,
nome che non gradisce
ma vedendo i frugoletti
gli si scioglie in fretta il cuore:
Arianna Elisa Jonathan
e Grazia in braccio tiene,
non così Ferdinando
ed il piccolo Leonardo…

dal Ciel però solerte
d’Amore li circonda
e senza interruzione
li segue, li protegge…




Il 17 dicembre 2013 anche la Sig.ra Giovanna Petix è “andata avanti”, per raggiungere il suo amato Leonardo.
Giovanna da mesi lottava con molta serenità e forza d'animo contro un male terribile, e, nonostante le sofferenze mi esprimeva, in una telefonata di poche settimane prima del decesso, il suo dispiacere di non aver potuto partecipare ai nostri ultimi incontri. La ricorderemo sempre per quel suo forte attaccamento al Corso in ricordo del suo Leonardo, per l'allegria che portava nei nostri raduni e per le belle poesie che ci ha lasciato.
I familiari hanno desiderato inserire nella pagina personale di Leonardo, l’ultima poesia di Giovanna dal titolo “Sconfinata ricchezza”, che testimonia il suo amore per loro.
Alla famiglia giunga in una così triste circostanza, l'espressione del nostro più accorato cordoglio.
p. Il Comitato del 14° Corso                                                                 Pierpaolo Guidoni

SCONFINATA RICCHEZZA
Momenti fatati
di quotidiana luce
soffusi:
non voli esaltanti
su vette lontane irraggiungibili
astrali:
briciole d’oro splendenti,
prezioso insostituibile dono
ad un abbraccio
semplice
stretto,
ad un sorriso
dolce contagioso ammiccante
legato,
dall’Amore
dei miei Nipoti, dei miei Figli
elargitomi.
Giovanna Petix