La pagina personale di
Renato Pagano



In una giornata triste ed uggiosa di inizio primavera, mi decido a cedere alle insistenze dell’amico Lucio Leonardi cui va tutta la mia comprensione e stima per il suo costante impegno.
Sono un soddisfatto pensionato e guardando all’indietro alla mia vita professionale non posso che dichiararmi contento di ciò che l’Amministrazione, che ho servito con onestà, lealtà ed orgoglio, mi ha concesso nei lunghi anni di servizio: dal 1957 al 1994.

Dopo il periodo dell’Accademia e della Scuola di Applicazione del Genio, secondo il mio volere, fui inviato a Bressanone (anzi a Varna, in quanto il Ministero non sapeva che il reparto si era trasferito a Bressanone dal 1955!!) alla Cp. G.p.TRIDENTINA.
Qui ho avuto la “folgorazione” e mi sono perdutamente innamorato delle montagne dolomitiche, della gente delle valli e decisi che, per quanto fosse dipeso da me, non avrei mai lasciato l’Alto Adige - Sudtirolo, pur provenendo da una zona belle e stupenda come La Spezia.
Raccogliendo soddisfazioni a piene mani con superiori ottimi e capaci, arrivò il 1975, allorquando mi fu consigliato di avvicinarmi al Servizio Lavori e così sbarcai alla 4^ Direzione del Genio.
Anche qui il lavoro mi prese nelle sue spire e mi appassionai alle problematiche della conduzione e realizzazione di opere indispensabili a rendere la vita dei reparti dignitosa e confortevole.
Molti anni trascorsero in quest’attività, intervallato da un periodo di tutto riposo, specie dopo aver affrontato problemi complicatissimi da cui era difficile districarsi legalmente e tecnicamente, quale fu il comando del btg. G. mn. ISEO.
Dopo questa breve pausa sono rientrato nelle braccia del Servizio Lavori riprendendo la vita di prima: proget-

ti, direzioni di lavori nelle valli, fino a quando nel 1987, a seguito della promozione a Colonnello, assunsi il comando della Direzione Genio Militare di Bolzano, ove rimasi fino alla rinuncia a recarmi in un ambiente così diverso da quello in cui ero abituato (Padova quale comandante del genio della Regione Militare Nord-Est) e cioè il 1994.
Ho lasciato volontariamente il servizio perché non rispondeva più al mio modo di pensare e d’altra parte avevo sulle spalle 37 anni di attività cui dovevo aggiungere anche 5 anni di supervalutazione di anni presso reparti operativi: 42 anni mi sembravano sufficienti!!!!
Da questo momento in poi ho potuto fare quanto più mi aggradava:
• viaggiare-ho visitato in modo molto spartano moltissimi paesi sia in Asia, Africa, America del Nord,
• dedicarmi alla famiglia,
• dedicarmi alla campagna, godendo della semplicità della vita agreste e dei prodotti affrancandomi dai capricci dei mercati ortofrutticoli,
• leggere, leggere, leggere
• continuare, in momenti a me comodi, ad esercitare la professione di ingegnere sia presso le amninistrazioni pubbliche della Provincia di Bolzano, sia presso l’Amministrazione Militare con collaudi in ambito interforze.
• frequentare la montagna sia in inverno (scialpinismo, fondo e discesa) sia in estate (scavalcamenti di selle, cammino per almeno 6/7 ore giornaliere, forcelle a quote variabili da 2000 a 2800 m)
• marcia su lunghe distanze (percorsi di molti chilometri quale la via Francigena, il cammino degli Dei, la via del sale ecc)
Concludo questa carrellata breve e stringata della mia vita dicendo che tutto ciò è stato possibile e continua ad esserlo grazie alla comprensione di mia moglie che mi è stata sempre vicino in modo silenzioso e comprensivo.
Ho una figlia che mi ha reso felicissimo sia per i suoi successi scolastici e professionali,dandomi la gioia di diventare nonno di due splendidi bimbi: Davide di 12 anni ed Alessio di 9. Anche a loro sto insegnando l’amore viscerale per le nostre montagne e devo dire che mi seguono con passione e mi danno molta gioia.
Allego alcune mie foto più recenti.
BOLZANO, 4 aprile 2006
- In lettura!
- Sui campi da sci!!!
- Nel giardino di casa con il mio consuocero!
- In Alta Valle Isarco con Maurizio Calise
- Momento di relax con Maurizio Calise e sua figlia Elena.
- In preparazione del forno per la cottura dell'agnello di Pasqua nella casa in Toscana
- In gita nel Parco delle Alpi di Fanes con mia moglie.