La naja

Poesia di Francesco Caporale (Ciccio il Bruzio)



La naja!
Una musa solitaria e pensosa
Che ancor canta tra cadenze forse vane;

La naja
Tra nebbie appena diradate
Entro angusti confini, sordi ad ogni pena.

La naja
Errando tra i loggiati,
Tra alte colonne e tra grigie mura che incutean paura.

La naja
Nei notturni bisbiglii, vieti
E nell'umiditą stagnante tra nude e fredde pareti.

La naja
Nella voluttą di struggenti sogni
Che all'alba svanivano nelle torme

Dei bruschi risvegli e nei primi dolenti affanni.
Nei vapori del mattino
La naja nel verde della verde Pelago

E tra il germogliante grano
La naja negli occhi accesi
D'una fanciulla che ti tendea la mano.

La naja..
Nelle assorte note del silenzio
Che, lente, vibravan nell'aer muto

Il bruzio

 

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