Rolando Mosca Moschini
Il Generale Rolando Mosca Moschini, Presidente del Comitato Militare dell'Unione Europea a Bruxelles, ha ricevuto questa mattina, nel corso di una solenne cerimonia nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Perugia, la laurea “honoris causa” in Giurisprudenza.
Dopo la presentazione del prof. Giovanni Barberini, nella veste di ‘promotore’ del riconoscimento che è stato accolto con il parere favorevole del Collegio dei Dottori della Facoltà di Giurisprudenza, il Magnifico Rettore prof. Francesco Bistoni ha consegnato al Generale la pergamena e i simboli del nuovo ‘status’ di dottore in Giurisprudenza: il seggio dottorale, il libro, l’anello, la toga e il ‘tocco’.
Il momento è stato salutato da un lungo applauso del numeroso pubblico presente alla cerimonia che ha visto la partecipazione della massime autorità istituzionali, civili e religiose fra i quali il Prefetto di Perugia Gianlorenzo Fiore, il presidente della Giunta Regionale Maria Rita Lorenzetti, il Presidente del Consiglio Regionale Mauro Tippolotti.
Il rituale di conferimento della laurea si è svolto in lingua latina ed è stato aperto dall’esecuzione dell’ ”Inno dell’Università” eseguito dal Coro dell’Ateneo, in una cornice di eccezionale solennità alla presenza dei Carabinieri in alta uniforme e degli Allievi, in divisa, della Scuola Militare Nunziatella dalla quale Mosca Moschini ha iniziato la sua straordinaria carriera.
Il Generale Mosca Moschini ha esposto la sua ‘tesi doctoralis’, al cospetto dal Collegio dei Dottori della Facoltà di Giurisprudenza (composto da Mauro Volpi -Preside della Facoltà-, Alessandra Lanciotti, Livia Mercati, Antonio Bartolini, Giuseppe Dallera, Fabrizio Figorilli, Maurizio Oliviero, Antonino Palazzo, Roberto Prelati, Andrea Sassi), sul tema “Il problema della rilevanza e delle potenzialità del ruolo di uno stato nazionale di media dimensione, membro dell’Unione Europea e pienamente inserito nella Comunità Internazionale, come l’Italia, rispetto al nuovo ambiente internazionale e di fronte alle dinamiche dei processi di interazione su scala globale che lo caratterizzano”.
“L’unione Europea – ha sottolineato fra l’altro Mosca Moschini - dovrà promuovere attivamente e concorrere a realizzare da protagonista un regime internazionale universalmente condiviso, in grado di garantire la governance dell’ambiente operativo interstatuale e transtatuale in un nuovo mondo sempre più globalizzato. Il progetto – ha aggiunto - non prescinde dagli Stati nazionali. Al contrario, questi assumono al suo interno un ruolo propositivo e trainante. In questo ambito anche l’Italia potrebbe ritrovare quell’energia creativa e quello slancio che sembra aver smarrito”.
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