poesia di Francesco Caporale (Ciccio il Bruzio)

Stazione di Modena
per Carpi Suzzara Mantova
si cambia.

Tra il Secchia e il Panaro
l'etrusca Mutina
nel suo antico loco ancor si trova.

Tra mura antiche e chiese
tra porticati, palazzi, all'ombra d'una "Torre"
là ove confluisce la consolare Emilia.

Nel grigio castello estense
un dì ormai lontano
giovani ed irruenti ci ritrovammo.

Bruzii, apuli, isolani,
longobardi, veneti e romani
di tutte le regioni....forti negli anni.

Un'atona voce ....e sconosciuta,
lontana eco, ancor risuona.... "stazione di Modena"
e insegue ancor.

L'indomito cuore
d'una schiera di arditi
che per un'idea grande erano partiti.

Era l'ottobre
e guardinghi col batticuore entrammo
nel grande tempio dell'arte militare.

E Montecuccoli
gran maestro d'alta strategia
ci accolse nel suo afflato medievale.

Fermi e tenaci
lo sguardo fisso ad un'idea
fu lotta solo per quella.

E per un'idea di vita
splende in noi senza alcun velo
ed ancor lì che brilla sul nostro cielo.

Taluni ci hanno lasciati
per altri lidi o tra spazi infiniti,
ma restano per sempre a noi legati.

Da quel legame
che non si spezza mai
finché brillerà, nell'immenso, il sole.

Stazione di Modena
per Carpi, Suzzara, Mantova
ancor si cambia.

E-mail: francocapo1938@gmail.com