Le note della Settima Sezione

Vi presento una legione,
sono circa ventisette,
che, al calor del copertone,
prenderan molte stellette.
Già Boffetta s'è svelato
e pur l'altro Vittorino
che han per santo venerato
San Giuseppe Copertino.
Di quegl'altri non vi dico,
molto strani in verità
cominciando da Del Pico
ch'è chiamato « Qui, Quo, Qua ».
Seguon dopo due solisti:
son Mazzone e Corradini,
dell'archetto grandi artisti
quasi quanto Paganini...
C'è chi versa lagrimoni
se gli mangiano la mela,
e chi fuor dagli scarponi
manda pure Don Candela:
è lo scettico Leonardo,
occhio truce e fronte fiera
gli si legge nello sguardo
che ha tre anni di carriera.
Guadda, guadda, un po' chi viene:
Tuccio, Fabio e poi Buetto,
la sua foto in mano tiene:
è fissato, poveretto!
È la volta di citare
i cognati per la pelle:
fanno a gara per amare
due «volubili» sorelle.
Berardino si lamenta
per l'eterna sua disdetta
gli bastava un solo trenta
per avere la striscetta.
Donne, donne! Non piangete!
Ecco Stefano l'amante.
Ciò che dice non credete,
fate orecchie da.., elefante.
Conquistò fra noi il primato
e nessuno glielo toglie
questi è Albano, il più quotato
che ha trovato già una moglie.
Viene poi la sua signora
di famiglia bolognese
che di lustro lo decora
senza aver grandi pretese.
Non parliam di zio Mariano
che per misurar la pancia,
guarda un po' che tipo strano
s'è comprata la bilancia.
Vedo in ciel la luna piena
che impazzisce, fa la guerra,
è Carruba, tutto in pena,
che ha smarrito la sua terra.
Se la pompa avesse un tempio,
con portale e scalinata,
quale orrore e quale scempio,
Raoul l'avrebbe venerata.
C'è poi un tale sì zelante,
oggi ancor tanto imbranato,
che, anzianissimo aspirante,
i colleghi l'han chiamato.
Se l'abbiamo rallegrato
ben contenti resteremo
ma anche se l'abbiam scocciato
lo «Stellone» in fronte avremo.
Di Boero non vi ho detto,
già arruolatosi in marina,
ma il suo posto prediletto
resta sempre la cucina.
Mario a Roma lasciò il cuore r>e alla cara fidanzata
scrive sempre a tutte l'ore
con un'aria trasognata;
se lo sfotte allor Nasone
gli fa bieco: «Non parlare,
chè in palestra da Furione
ti sei fatto incatenare ».
Per rincaro lo Spezzino
pronto dice: «Questa è vecchia!»
Ma sai dirmi Michelino
dove sta Civitavecchia?».
Lo Spezzino sucitato
nuota bene, ma un po' storto,
molto spesso fu ospitato
ove regna il Supercorto.
Venne su dal meridione
un tal Cervo tarantino
che col suono del trombone
ha riempito il mio taschino.
Al calor di un caminetto
nella quiete vespertina
sferruzzando sul merletto
s'addormenta la nonnina.
                      La legione presentata
da si comico cantore
ecco, infine, s'accomiata,
dall'attento suo lettore.
                     


Le note dei Carabinieri

Cominciam dal capo nostro ardimentoso,
Pippo di teorie il precursore
per fama in Accademia è pur glorioso
quale di uomini un buon trascinatore.
E non diciam dei Silvano l'altro scelto
un «dettator di leggi» ad honorem cifrato,
dei cappelloni nostri é un capo svelto
e prega sempre Colui che l'ha creato.
O tu che del nonno sei il memore lieto
Merius, così noi ti vediamo: ,
spirto vivace, puntiglioso ed irrequieto
ma alla amorosa sei tornato a dir: « T'amo ».
Quel che in groppa si vede baldanzoso
è Giuseppe il cavalier dei Cavalieri
in maneggio per cadute è il più famoso
come se imitar volesse i giocolieri.
Errare è umano, ma ciò giammai sia detto
per l'elegante, preciso Beppe Vecchio,
acuto, completo, é poi un maschietto
ma della pompa é un limpido specchio.
Quel Pierin che vedete, a dirlo è strano,
è un galantuomo semplice e furbetto
è Antonio er polenton de primo piano
che giorno e notte decanta il suo galletto
È il buon Ròmio sobrio ma audace
in judò per astuzia tutti vince
come stava lanciando a eterna pace
colui che nella mimica tutti avvince.
Se innaffiar vuol dire curar lo stelo
perché non lumeggiare il nastro buon Carmelo?
Docile, pio e di gentile aspetto
per bontà e per bellezza è il più perfetto.
Con calcoli giusti ma « Tiro » sbagliato
un dì noi vedemmo l'Henri un po' sbandato
or distratto, ora in gamba, or negato
lo si vedea in Accademia un po' sfasato.


Anno Geofisico
Energia H: Il protone non è una particella elementare ed inserendo un elettrone nella orbita dell'idrogeno si ottie¬ne elio più un magazzino di energia. (Premio Nobel).
Anno bisestile: La terra gira e girando si allontana dal sole per cui ogni quattro anni cresce un giorno. (Premio Merius).
Tiro: Il dislivello di un obiet¬tivo si misura in ettogrammi, considerando, quale falso sco¬po, un mite bove.
Geometria: La quadratura del circolo si ottiene moltiplican¬do la trasformata del luogo per il raggio e dividendo il tutto fra i partecipanti alle operazioni.
Fanteria : L'area del settore di osservazione viene calcolata integrando le curve di livello ed è rappresentata dalla sinu¬soide descritta dal reticolo e dalla derivata dell'angolo di soglia.
Commestibili : La galletta va in avaria perchè si otturano i buchinini.

I film consigliati per...
Pippo: « Mari in tempesta ». Silvano: « Fifa e arena ». Mario: « L'amore è splendido ».
Giuseppe: « Laguna addormentata ». Beppe: « Addio giovinezza ». Antonio: « Marcellino pane e vino ».
Romeo: « La mano che uccide ». Carmelo: « Amore egiziano ». Enrico: « Lo smemorato ».

Ultime parole famose
Galatà: Signori miei, l'affare... è stato brillantemente risolto. Frasca : Tutti beddi siemu. Vecchio: Buona sera !? !?
Tafuri: Amico Buetto provaci tu a cavalcare il vento. Rinaldi: Che? Vuoi mille lire? Zanette: Sgusi zignor : vorrei fare una domanda.
Peruzzi: A proposito ragazzi, sarebbe bene che lo comprassimo tutti. Peluso: Non mi fate arrabbiare! Martorelli: Perché, è vietato pulirsi il naso con la bomba a mano?

Non è possibile che.....
Galatà, non dia in una adunata, il destr-riga ; Peruzzi, faccia un bagno regolamentare;. Rinaldi, non canti « mia cara Irene oh, oh »;
Tafuri, non si precipiti a letto dopo cena ; Vecchio, vada a scuola guida senza sinossi; Zanette, partecipi ad una conversazione senza parlar del « Galletto »;
Martorelli, non chieda un chiarimento, lezione durante, senza inventare nulla ; Peluso, non si tappi le orecchie quando sente cantare a scuola guida ; Frasca, arrivi per ultimo al¬l'adunata per la mensa.

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