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RICORDO di ANTONIO LONGOBARDI
Porto il saluto del 14° Corso dell’Accademia Militare e mio personale al
nostro collega Antonio Longobardi, insieme con la preghiera che Dio gli
conceda una nuova vita la più bella possibile.
Il nostro, come gli altri Corsi dell’Accademia, è ancora unito anche perché,
quando il 28 ottobre di 63 anni fa abbiamo fatto la nostra difficile scelta di
vita, eravamo tutti mossi, più o meno, dagli stessi ideali.
La vita in comune in Accademia e avere servito, per il resto della vita attiva, con
fedeltà agli stessi valori ci hanno ancor più uniti.
Antonio Longobardi ha sempre operato con il massimo impegno e la
massima serietà sia in Patria che all'estero. Era infatti una persona seria,
qualità importante in un mondo dove le persone poco serie sono sempre
troppe.
Era un galantuomo, una persona leale, un amico sicuro.
Il mio primo ricordo di Antonio risale al 28 ottobre di 63 ani fa. Lui ed io,
in partenza per Modena, eravamo al finestrino del treno e salutavamo i
nostri genitori sulla banchina. A Modena ci hanno messi nello stesso
plotone: un caso.
Nei successivi due anni di studio a Torino abbiamo
scelto di alloggiare insieme: una scelta.
Nella vita successiva non siamo
mai stati nello stesso reparto o Comando, ma ci siamo sempre tenuti in
contatto e i nostri percorsi sono stati il più possibile simili.
Negli ultimi tempi lo ho sentito giù di morale. Purtroppo, per stare vicino
a mia moglie cieca e malata, non sono riuscito a stare vicino a lui come
avrei desiderato.
Antonio, sono qui anche per scusarmene. Mi mancherai. Ma chissà …. La
nostra esistenza non è finita in questa terra. Speriamo in Dio.
Ciao Antonio.
Elio Ricciardi
ABANO Terme, 3 novembre 2020 »
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