La pagina personale di
Antonio Longobardi





Nota del webmaster: Antonio non ha potuto inviare la sua pagina personale. Le poche notizie riportate in questa pagina sono state tratte da quanto aveva scritto nel volume "come eravamo" edito nel 1997 in occasione del nostro quarantennale e nel saluto a Lui rivolto durante le esequie da un compagno di Corso.




Antonio nell'ottobre del 1957 è entrato nell'Accademia Militare di Modena, uscendone nel 1959 con il Grado di Sottotenente dell'Arma di Fanteria.
Dopo due anni alle Scuole di Applicazione a Torino, è stato promosso Tenente.
I principali incarichi svolti sono stati i seguenti:
- Cte 82° btg.mec. Torino;
- C.te DM Treviso;
- Capo Uff. ord.pers.ben. Div.f. Mantova;
- Sottocapo SM SETAF;
- Delegato nazionale presso il Comitato Pianificazione Difesa NATO in Bruxelles;
- Add. sz. esercitazioni Uff.op. SMD;
- Commissario di leva e Pres. Cons. Leva di Udine.
È laureato in giurisprudenza ed ha due figli: Mariella e Paolo.

RICORDO di ANTONIO LONGOBARDI

Porto il saluto del 14° Corso dell’Accademia Militare e mio personale al nostro collega Antonio Longobardi, insieme con la preghiera che Dio gli conceda una nuova vita la più bella possibile. Il nostro, come gli altri Corsi dell’Accademia, è ancora unito anche perché, quando il 28 ottobre di 63 anni fa abbiamo fatto la nostra difficile scelta di vita, eravamo tutti mossi, più o meno, dagli stessi ideali. La vita in comune in Accademia e avere servito, per il resto della vita attiva, con fedeltà agli stessi valori ci hanno ancor più uniti.
Antonio Longobardi ha sempre operato con il massimo impegno e la massima serietà sia in Patria che all'estero. Era infatti una persona seria, qualità importante in un mondo dove le persone poco serie sono sempre troppe. Era un galantuomo, una persona leale, un amico sicuro.
Il mio primo ricordo di Antonio risale al 28 ottobre di 63 ani fa. Lui ed io, in partenza per Modena, eravamo al finestrino del treno e salutavamo i nostri genitori sulla banchina. A Modena ci hanno messi nello stesso plotone: un caso.
Nei successivi due anni di studio a Torino abbiamo scelto di alloggiare insieme: una scelta.
Nella vita successiva non siamo mai stati nello stesso reparto o Comando, ma ci siamo sempre tenuti in contatto e i nostri percorsi sono stati il più possibile simili.
Negli ultimi tempi lo ho sentito giù di morale. Purtroppo, per stare vicino a mia moglie cieca e malata, non sono riuscito a stare vicino a lui come avrei desiderato.
Antonio, sono qui anche per scusarmene. Mi mancherai. Ma chissà …. La nostra esistenza non è finita in questa terra. Speriamo in Dio.
Ciao Antonio.

Elio Ricciardi
ABANO Terme, 3 novembre 2020 »