Automobilismo sportivo

 

la velocità per ogni giovane è un mito affascinante. Appena si viene in possesso della patente di guida e si ha la fortuna di possedere la prima macchina, non si vede l'ora di lanciarsi alla massima velocità sul nastro di asfalto della strada commettendo spesso, purtroppo, imprudenze e mettendo in pericolo se stesso e gli altri. Si crede di essere fortissimi e velocissimi alla guida, per  il modo scomposto e pericoloso con cui si affronta ogni curva, dosso o tornante della strada.

Questo è quanto di più sbagliato ci sia. Andare forte in macchina è tutt'altra cosa che fare il "bulletto" per strada. La guida veloce ha delle regole precise e necessita della comprensione delle leggi fisiche che regolano il comportamento della vettura. Un ottimo manuale è stato scritto dall'ing. (e grande pilota) Piero Taruffi "Tecnica e pratica della guida automobilistica da corsa" per i tipi di "Ars Nova" Ed 1961; ma ugualmente importanti sono i consigli pratici di piloti esperti e la pratica insostituibile delle competizioni sportive.

Negli anni in cui praticavo questo sport  era molto difficile fare una pur minima programmazione del proprio tempo libero per un militare: così che, non mi era possibile partecipare con continuità ad uno specifico campionato, ma mi iscrivevo alle più disparate competizioni, a secondo dei momenti che riuscivo ad avere liberi dal servizio. Solo nel 1968 ho potuto seguire con una certa regolarità il campionato italiano G.1 turismo Nazionale e per la selezione Italia centrale sono stato ammesso alla finale sul circuito stradale del Mugello.

Seguono una selezione di foto in bianco e nero, realizzate dai fotografi ufficiali delle competizioni:

 

ho iniziato questo sport con gare di regolarità e regolarità sprint (mini-rally). L'elaborazione richiesta al motore ed alla meccanica della macchina era minima, anche se, per la "regolarità sprint", la macchina doveva essere dotata di roll-bar, pulsante disinnesco elettricità dall'esterno, e poco altro.

Per partecipare ai rally invece, la preparazione della macchina doveva essere completa: motore, sospensioni, organi meccanici, ecc. secondo le norme stabilite nella fiche di omologazione della vettura. La macchina con cui ho partecipato era preparata nel Turismo Gruppo 1.

Gare in circuito: le foto si riferiscono a gare sul circuito stradale del Mugello e sull'autodromo di Varano.

Le foto sopra si riferiscono a cronoscalate:
tutte  le  macchine  erano  preparate  nel  Turismo Gruppo 2
     Qui le foto di una premiazione dopo una gara  e  una premiazione a
     termine stagione agonistica per i piloti della scuderia  automobilistica
     bresciana "Mirabella Mille Miglia"