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Mi sono avvicinato a questo libro con una certa perplessità perché, soprattutto in campagna elettorale, tutti hanno la ricetta magica per far funzionare le cose addossando all’avversario politico di turno tutta la responsabilità delle cose che non vanno.
Mi sono ricreduto perché l’autore ha saputo in modo brillante legare i fatti di cronaca e le vicende politiche e giudiziarie, così come raccontante dai mass media, legandole con un filo logico di facile comprensione e di maggior piacevole lettura.
È così uno specchio della società italiana come si è evoluta in questi ultimi anni ed ha il pregio di far riflettere il lettore che ne può trarre le conclusioni, senza essere forzato in una direzione o nella direzione opposta dall’autore.
Le parole con cui l’autore, nostro collega di Corso e Giudice di Pace nella città di Torino, apre il libro sono in tal senso illuminanti:
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