La pagina personale di
Alfio Fichera

Nato il 15/11/1935, liceo classico, entrato all’Accademia Militare di Modena con il 14° Corso (1957—1959), con la successiva frequenza della Scuola d’Applicazione di Fanteria e Cavalleria e del Corso Tecnico Applicativo, ho totalizzato circa cinque anni di studi militari.
Nel 2002 ho conseguito anche una sospiratissima laurea in Scienze Strategiche presso L’Università degli Studi di Torino.
Specialità carrista, appartenuto ai seguenti reparti: CI btg. carri del IV C.d'A, poi III/32° rgt carri "Ariete", 63° btg. carri "Mantova", 19° btg corazzato "Friuli", I btg corazzato/19° rgt fanteria corazzata.
Servizi ai comandi: due turni a S.M.D. e un turno a S.M.E

Servizi all'estero:
7 anni e 3 mesi presso l'UNMOGIP (United Nations Military Observer Group in India and Pakistan), divisi in tre turni separati che coprono il periodo 1968÷1982; 3 anni e 3 mesi presso SHAPE - Belgio.

Attività concrete addestrative:
27 esercitazioni a fuoco come c.te di plotone carri
8 esercitazioni a fuoco come c.te di complesso minore corazzato
4 esercitazioni a fuoco come direttore di esercitazione di complessi minori corazzati.

Sposato senza figli il primo settembre 1982 a Dehra Dun (India) con Nilakshi Banerji, di nazionalità indiana, conosciuta a Roma nell'aprile 1979.

Interessi personali:
Fermodellismo (treni elettrici in miniatura) con due plastici: uno a Roma in stile western americano e uno a Cascais di stile portoghese.
In progetto la costruzione di un terzo plastico di stile italiano.
Teatro e cinema: scrittore senza successo di una decina di commedie (tre delle quali rappresentate a SHAPE) e di alcune sceneggiature cinematografiche e consulente militare di due film recenti:
"I giorni dell'odio e dell'amore - Cefalonia" (2000) di C. Salizzato.
"El Alamein - La linea del fuoco" (2002) di V. Monteleone.
Chi ha interessi teatrali come attore o regista dilettante mi chieda da leggere le mie commedie, sono sicuro che troverà qualcosa d'interessante!
Inoltre, per evitare che a causa del pensionamento in cui ormai mi trovo dal 1993 il mio cervello non più occupato da problemi tattici e strategici andasse in acqua, ho scritto diversi libri che a partire da aprile 2005

sono in vendita in libreria.
Si tratta di una storia di pensionati (tanto per cambiare!), che cercano di rimpinguare in altro modo i magri emolumenti percepiti...
Ne è venuta fuori una storia, che definerei un "thriller" poco serio, ambientata nel 1907; il protagonista, Leonardo Trabucco, pensa e progetta un colpo al furgone portavalori,così convoca tre amici desiderosi di "arrotondare" la loro misera pensione.
Il venerdi seguente sono sulla strada pronti per il colpo, ma uno stupido inconveniente manda a monte il piano.
Ci proveranno altre volte, ma ad ogni tentativo il caso vuole che i quattro simpatici amici vengano bloccati.
Si rivolgeranno anche ad un ladro professionista, John Castagna, estradato dall'America perché assaltava i treni....
Ora, finalmente, il colpo è ben programmato e studiato nei minimi particolari, i quattro pensionati questa volta ce la faranno, ma Castagna ha in serbo una sorpresa....
Se qualcuno di voi è interessato a leggerla e sapere come va a finire, la dovrebbe trovare nelle maggiori librerie al modico prezzo di 11 euro.
Se non la trovasse, può rivolgersi direttamente alla casa editrice Greco&Greco, Via Verona 10, 20135 Milano oppure può telefonare a me (06.39720581) lasciando un messaggio sulla segreteria nel caso non mi trovasse in casa.
Sono (immodestamente) sicuro che chi la legge si farà quattro risate.

Nel dicembre 2010 l ‘Editore Greco & Greco ha deciso di fare una ristampa di “Il Colpo Grosso dei Quattro Pensionati” ed io cogliendo l’occasione gli ho proposto un secondo libro della serie intitolato “Il Colpo di Coda dei Quattro Pensionati”, che, se sarà accettato, uscirà nel 2012.
Nel frattempo alla fine di quest’anno uscirà “L’assassino è sul Rapido 25” , un giallo nella Francia degli Anni Trenta.

Come se non bastasse, ho pubblicato un mio secondo libro (Delitto all’amatriciana), anche questo ambientato nella Bergamo del 1870 quando il naturale ordine della tranquilla cittadina viene turbato per l’arrivo di una ex terrorista (nulla di nuovo sotto il sole d’Italia!).
Di lì a poco viene assassinato il Duca Uguccione Novaro di Collalto, omicidio che rivela subito la matrice politica.
Si aprono indagini serrate alla ricerca dell’omicida e dei mandanti, con numerosi intrecci ed inaspettate vicende, il tutto in una fruttuosa simbiosi di italiano e dialetto gergale bergamasco che ridestano alla mente personaggi, luoghi, vicende e dialoghi veramente brillanti ed interessanti.
La lettura del libro scorre veloce e mai noiosa fino all'epilogo finale e lascia soddisfatto il lettore per le ore piacevoli passate in compagnia del libro.
Per chi è interessato, il libro è in vendita in numerose librerie; può essere tuttavia ordinato tramite mio (tel 06.39720581) ad un prezzo di 11 euro.
E dopo il bis è arrivato anche il ter.
Questo mio terzo libro, dal titolo "Trattoria della pace", Editrice Totem, via acqua marina 3, 00040 Lavinio Lido (tel. 06.9820260) è stato presentato al pubblico sabato 10 novembre 2007 nell'Aula Magna dell'Istituto Santa Maria, viale Manzoni - Roma.

Dopo una introduzione critica della dottoressa Clara Martoccia, il generale Vito Caporaso ha illustrato il profilo dell'autore.
Successivamente l'attrice Giorgia Torlone ha letto alcuni brani del libro.
Il pregio maggiore di questo romanzo è quello di riempire con arguzia e levità certi vuoti della nostra memoria storica legata al periodo della Repubblica Sociale Italiana.
Cioè, portare alla luce il non detto della storia ufficiale, le zone dell'esperienza umana trascurate dagli storici; destabilizzare le certezze, le ortodossie, le visioni precostituite del mondo; esplorare l'altra faccia, il negativo dell'immagine che le nostre società danno di se stesse.
In tal senso, ho capovolto l'affermazione di Peter Ensikat, che nei cabaret della ex Germania dell'Est recitava "il più bello della memoria sono i vuoti".
Quindi, tutto quanto gira intorno alla Trattoria della pace - metafora del "luogo" e titolo del libro - è un intreccio di occasioni mancate perché la storia vera non è quel che è successo ma tutto quello che non è successo alla gente di un piccolo centro bergamasco alle prese con la mutazione antropologica di una guerra civile in regime di occupazione tedesca, sullo sfondo della Linea Gotica.
Pertanto mi sono dilettato a narrare vicende che non seguono un tracciato logico bensì procedono per macchie indiziarie magari "sbinocolando" un quarto d'ora su una baita semiabbandonata.

Il 22 maggio 2008, presso la sede dell’Ass. Granatieri di Roma, ha avuto luogo la presentazione del quarto libro prodotto dalla verve del nostro infaticabile Alfio. Hanno presentato il libro il Gen. Isp. Vito Caporaso e la dottoressa Clara Martoccia.
Alla presentazione è seguita la lettura di alcuni brani del libro da parte della dottoressa Sara de Bellis.
Il volume tratta due storie parallele, che finiscono d’incontrarsi (o scontrarsi) nelle ultime pagine del libro.
La prima è basata su un fatto realmente accaduto un secolo e mezzo fa. Il 24 aprile 1855 la nave trasporto “Croesus” della Royal Navy con a bordo una grossa Unita dell’Esercito Piemontese imbarcata a Genoa e diretta in Crimea e con al traino il veliero “Pedestrian” che trasportava rifornimenti per l’Esercito Britannico si scontrò con quest’ultimo incendiandosi ed affondando di fronte alla punta di S. Fruttuoso (Camogli).
Nella confusione provocata dall’abbandono della nave scomparve una cassa di lingotti d’oro destinata a Lord Raglan, il Comandante-in-Capo in Crimea, per opera di due membri del equipaggio e successivamente uno dei due fu ucciso dell’altro.
Il delitto non venne risolto.
150 anni dopo un erede dell’ucciso, che era riuscito a ricostruire come era avvenuto l’omicidio ed ad avere le prove di chi era l’assassino, si presentò agli eredi di quest’ultimo, che grazie ai lingotti d’oro erano diventati ricchi produttori di vini italiani.
Il suo scopo era quello di divenire socio nella ditta, ma le cose si complicarono e vi fu un altro omicidio.

Nel romanzo "O revolucionário involuntário", scritto in lingua portoghese, il nostro Alfio ci racconta la storia del Tenente Colonnello Reis Pulguinha, un uomo che é sempre vissuto per convinzione ai margini della politica e che, per ironia della sorte e per un caso capriccioso, si ritrova coinvolto continuamente nei meandri della cospirazione politica durante il colpo di stato di aprile, tanto da finire in prigione.
Ma forse le scelte politiche di un militare apolitico sono solo dovute ad una mancanza di discernimento piuttosto che a semplice rischio calcolato in um momento di eventi fugaci anche se non tragici e sanguinari.



Nel "Colpo di coda dei 4 pensionati,, torna Leonardo Trabucco con i suoi amici pensionati. Dopo gli insuccessi narrati nel precedente libro, il gruppo di amici è pronto a tentare un nuovo colpo, anzi, i nuovi colpi per "arrotondare" la pensione erosa dall'inflazione galoppante......(niente di nuovo sotto il sole!).
Ci proveranno nel 1907 con i sacchi di contanti che la Banca d'Italia invia mensilmente nelle colonie italiane per il pagamento degli stipendi del personale civile e militare là impiegato; ci proverà Leonardo, in trasferta in Portogallo, a derubare un facoltoso brasiliano; ci proveranno, infine, con le casse di contanti che alcune banche della bergamasca trasportano con la Ferrovia della Val Seriana.
Ci riusciranno? E, in caso affermativo, riusciranno i nostri "eroi" a godere dei proventi dei loro crimini?
È quanto ci racconterà Alfio nel suo libro scritto con impareggiabile humor, ma anche con una certa distrazione con i nomi di alcuni personaggi....

Per chi fosse interessato, il libro è tuttora disponibile presso la “Greco & Greco Editori”, Via Verona 10, 20135 Milano Tel no. 02/58312811.
Per quanto riguarda il mio “futuro letterario” nella prima metà del 2013 dovrebbe uscire (“se Deus quiser”) “L’Assassino è sul Rapido 25” (Greco & Greco) la cui presentazione è prevista per il prossimo mese di maggio..

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