E Omero

Poesia di Francesco Caporale (Ciccio il Bruzio)




Là!
A piè dello storico colle,
Si scorgono grappoli d’uva, e

Sul mare le vele, che
Schioccano al maestrale,
Con i pescatori, che scrutano l’onde.

Ed ecco, possente,
Torna l’ eco delle gesta,
Dell’indomito Ulisse:

Ed a me,
Par d’udire dagli antri marini
Il canto delle sirene che trae nell’oblio:

Ed il mito,
Lascia eterne orme, nel fluire
Del tempo all’infinito.

Intanto,
L’arco della luna svanisce, e
Il sole si leva dall’onde.

Poi lungo contorte coste, si sente
Il suon delle campane con i primi strepitii,
Ed a me par d’udire il fragore delle armi

E concitate voci,
Venire da ascosi e bui antri
Con l’onde che ne rimanda l’eco ;
Ed Omero,
Mi par di vederlo
In un pescatore… alla rete intento

 

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