La pagina personale di

Gianalfonso d'Avossa (Febino)

 



- 1957/59: Allievo dell'Accademia Militare di Modena;
- 1959/61: Sottotenente allievo alla Scuola di Applicazione di Artiglieria.
Promosso Generale il 31/12/1989

 

  Il mio album fotografico



Le Voloire salutano commosse il loro 58° Comandante Generale Gianalfonso d'Avossa (Torino 1940 - Roma 10 marzo 2015).
Figlio del Generale M.O.V.M. Giovanni d'Avossa, a 14 anni si iscrive alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli per frequentare poi il 14° Corso della Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Artiglieria di Torino. Dopo il periodo di comando di Batteria al Reggimento "Artiglieria a cavallo" frequenta con successo la Scuola di Guerra di Civitavecchia.
Promosso al grado di Colonnello, il 10 settembre 1984 assume il comando delle Voloire che cede il 16 settembre dell'anno successivo.
Nel grado di Generale di Brigata, assume, il 31 dicembre 1989, il comando della Brigata corazzata Ariete.
Al termine del comando è nominato Capo di Stato Maggiore del Centro Studi per la Difesa.
Dopo un periodo di intensa attività svolta anche all'estero, lascia il servizio per dedicarsi allo studio e alla pubblicistica collaborando con giornali, periodici e riviste come aveva già fatto con successo (è autori di testi e trattati) in servizio, talvolta anche con giudizi critici verso l'Istituzione o in aperta polemica con uomini politici.
Le esequie si sono svolte il giorno 12 marzo alle ore 0930 presso l'Ospedale Militare del Celio . Il Reggimento ha inviato una rappresentanza, l'Associazione ha dato disposizione per una corona di alloro.
              Col.(c.a.) Piero Mario Sandoli

 



Il 10 marzo 2015 Gianalfonso è tristemente e prematuramente sceso dal treno del 14° Corso ancora in corsa. Alle qualità militari, che gli hanno consentito incarichi di prestigio e il comando di importanti Unità dell'Esercito, ha associato riconosciute qualità di giornalista e saggista. Ha raggiunto il grado di Generale di Divisione.
Ne sono tristemente dispiaciuto,
              Pino Ingallati