Castello di Pavone

Un Castello Fiabesco

Fortezza costruita sulla roccia a partire dall'859, ospita ora all'interno della robusta cinta muraria, che domina il borgo, un meraviglioso e funzionale Hotel-Ristorante-Centro Congressi.
La scenografica cinta muraria chiude e protegge il bellissimo Castello di Pavone, al cui interno si possono ammirare il suggestivo cortile nobile e l'antico pozzo in pietra scolpita, poi sale e saloni di rara bellezza e ricchezza ed il parco interno che ospita la mistica chiesetta di S. Pietro costruita nell'859.
Glorioso maniero, sicuramente uno dei castelli più belli e spettacolari d'Italia, proprietà e dominio di casate diverse, Ottone, Re Arduino, Savoia ed importante feudo vescovile, alla fine del 1800 venne sapientemente restaaurato, salvato dal degrado e riportato agli antichi splendori dall'opera prima di Alfredo d'Andrade e, negli ultimi anni, dalla determinazione della Medic,nota azienda che opera nel settore della sanità.
L'interno conserva magnifiche sale e salette affrescate, con soffitti di bellezza indescrivibile, impreziosita da immagini zoomorfe, simboli araldici e paesaggi; suggestiva atmosfera di dimora aristocratica medioevale di lusso e prestigio, ricca di fasti, battaglie, amori, conquiste e curiose leggende.
Un castello fortunato, mai espugnato.
La vicenda più singolare vide protagonista un triste capitano mercenario, un tale Glaisher, uomo crudele e privo di scrupoli che nel 1268 fu chiamato in aiuto a Raniero, figlio di Matteo Il Grande, allora impegnato con le truppe del Monferrato a combattere i San Martino.
Durante la sua permanenza nella fortezza, il capitano si innamorò di AQurora di Challant, moglie del signore del Castello, donna di superba e rara bellezza.
Più volte respinto dalla bella castellana, una notte in preda ad alcolica follia, il truce capitano si introdusse nella camera di lei, ne uccise il marito e tentò di abusare di lei.
Finì Glaisher per essere giustiziato dagli stessi uomini che comandava gisgustati dalla sua intollerabile crudeltà ed efferratezza.
Da allora si mormora di un fantasma che si aggira fra le stanze del castello armato di un tozzo pugnale invocando disperatamente il nome di Aurora ed urlandole il suo amore.
Un castello unico ed affascinante che continua la sua storia fortunata, custodita con sapienza e pasione.