Carco di polvere e di tempo
Poesia di Francesco Caporale (Ciccio il Bruzio)
Vecchio!
Che, ancora, per la strada vai
E sei colmo d’affanni,
Il tuo volto è segnato
Dallo scorrere, ignaro del tempo,
E dal sapere,che la tua fronte corruga.
Vecchio!
Dall’incerto andare,
Che narri,con distacco,l’ore passate
Con la mente
Verso il pensiero, che è grande,
Forte nella pena e senza lamenti.
Vecchio!
Che voli con l’ali
Di quel sogno infinito
Senza illusione e sospiro alcuno,
Che increspi il tuo aere sereno,
Ma con quella luce sovrana, che vince la tenebra oscura.
Vecchio
Carco di polvere e di tempo,
Oggi sei tornato, donde eri partito,
In questo tempio antico,
Dagli echi, dai sussulti e dalle risa,
Dalle voci antiche e dalle sofferte attese;
Tra frammenti di memorie,
Nelle penombre e nei silenzi,
Sei tornato nella visione di nuove primavere.
E, come per magia,
Ecco! Antiche immagini e suoni,
Che tornano tra queste colonne austere.
Vecchio!
Che con occhi umidi di pianto
Stendi nell’intorno la tua carezza lieve.
Mentre sotto un calido raggio,
Si sente la voce rotta di emozione di Bruno:
Vi abbraccio forte tutti quanti,no! uno per uno.
Il bruzio