La Pagina personale di
Francesco Caporale (Ciccio il Bruzio)
"Che il narrare non sia vano"


- 1938 il 26 marzo nasce a Reggio Calabria in via S. Francesco n.78, da Concetta Calvo nativa di Crotone e da Antonio nativo di Guardia Piemontese.
- 1938÷1942 non ha memoria di questo periodo;
- 1943 una bomba, per fortuna inesplosa, cade sul Distretto di Mezzacapo, sulla stessa via, e convince il padre a trasferire la famiglia a Feroleto, antico borgo feudale in provincia di Catanzaro, presso il di lui fratello, zio “Micuzzu”;
- 1944 rientra a Reggio Calabria e frequenta le scuole elementari, di questo periodo rammenta il maestro Riganò ed il perenne randello di legno che continuamente brandiva, ma che mai rovinò su alcuno allievo.
- 1944÷48 Eccolo alle prese con i giochi più diffusi: calcio, con il pallone fatto con stracci e calze rotte; mazza e brigghiu (piccolo legno bicononico) vinceva chi lo lanciava più lontano, le carrette ed i monopattini costruiti artigianalmente e le corse attorno alla Piazza di S. Agostino.
- Gli amici, Franco Marra il filosofo,l’unico che aveva la mamma maestra e che leggeva i giornali; Nino Cutrì col “miccio” sempre al naso con i suoi fratelli Pino, Nicola e Marisa; provenivano da S. Stefano d’Aspromonte e poi Guido, Marcello e Antonio, tre fratelli un poco complessati, come si dice oggi. Ed ancora, Mimma e Lia e Francesco Redelico figli di un sottufficiale dei cc, Nuccio e Silvana, figli della levatrice Porchi, che lo ha fatto nascere. Si! Questi i primi compagni d’infanzia con i quali giocava sulla strada e sulla piazza di S. Agostino, sacrestano permettendo.
- 1950 trasferimento al Rione Sbarre, sempre a Reggio Calabria, qui il nostro assume i caratteri tipici degli sbarroti : tosti,sfaccendati, grezzi e gran chiacchieroni; nemici acerrimi del rione a nord di Reggio, ”S. Caterina”, con i quali venivano spesso alle mani ma mai con “feriti”.
- 1950÷51 inizia a frequentare diverse attività sportive ma eccelle nell’atletica leggera: in breve tempo diviene campione studentesco nel lancio del disco sia a livello locale che italiano, ad Aosta. Con l’attività sportiva riesce a visitare Roma, Potenza, Palermo, Catania, Firenze e tante altre città che per quel tempo, il viaggiare, era un avvenimento importante, che pochi potevano permettersi. Finite le gare, don Mimì, l’allenatore, portava il gruppo a visitare chiese e musei, prima cultura artistica del Bruzio.
- Nel 1953 si innamora di Liliana Costantino, anche lei atleta molto brava nel lancio del giavellotto e nella ginnastica artistica; non si sono mai scambiati neanche una sia pur piccola effusione.
- Nel 1956 viene bocciato al diploma ed è stata una fortuna per il 14^ corso, altrimenti non avrebbe avuto tra i suoi cadetti il “bruzio” il cantore .

- Nel 1957 con Nuccio Spinella, Cordova, Sergi ed altri di Reggio entra nel Gran Palazzo d’Arme.
- 1957÷1961 il periodo più bello per i… pompieri.
- 1962 scuola Lingue Estere, libertà assoluta nella Roma Imperiale tra Fori, Monumenti, Tombe, trattorie e vini dei castelli, ad eccezione di Malè il pompiere, per antonomasia, delle trasmissioni. Poi Padova al 5^ btg.t. con Turuzzu Burla e... tante donne, gite a Verona da Aldo Flora e sul Lago di Garda con le fraulein, a Venezia, a Paese. A questo punto qualcuno potrebbe porsi la domanda: ma lo studio? Quando studiava il bruzio? Roberto Malè può dare una esauriente risposta con dettagli relativi.
- 1963 dalla stupenda Padova della basilica del Santo e degli affreschi di Giotto a Bressanone, pressola compagnia t. della Brigata Tridentina a sostituire Sante Molaschi annoiato dal passo cadenzato degli alpini.

- 1965 il 1^ luglio, con Maria, vola a nozze, benedette da don Catullo amante di soppressate calabresi e vino di Cirò .
- 1966 nasce Simona; 1968 viene alla luce Antonio, due altoatesini con i tratti caratteristici meridionali
- 1965÷1970 Eccolo a Merano nella stupenda cornice delle giogaie, alla confluenza del Passirio con l’Adige, alla brigata Orobica. Periodo magico a Merano a Maia Bassa ove si sentiva lo scalpitare dei cavalli ed anche l’eco della dinamite che abbatteva qualche traliccio.
- 1970÷1981 Bolzano e le donne del circolo ufficiali del IVC.A. che lo consacrano il migliore ballerino e il più simpatico degli ufficiali, verdetto confermato il 14/mag/08 alla presenza di Mario Sabatino e consorte.
- 1981÷1995 Firenze e la magia dell’Arno, della cupola del Brunelleschi, dei musei, di Fiesole , del Chianti e dei suoi artisti che formano la grande civiltà del Rinascimento toscano. Ed intanto tra una storia e l’altra veniva alla luce Christian l’ultimo, nel 1975 il 9 maggio in quel di Bolzano.
- A Firenze è felice di essere di nuovo sotto il comando del ”tenente” Goffredo Canino l’unico ufficiale dal grande cuore che abbia mai incontrato.
- 1995 il nostro decide di andare in ausiliaria, prima della scadenza, adesso dimora a Prato e finalmente ”lavora” come (www.federico2.it) Presidente dell'Accademia Toscana Federico II (www.federico2.it).

 

RIME SBUCCIATE DAL VENTO Poesie di Ciccio il Bruzio
 
SAGGI FILOSOFICI

Poesia di Aldo Flora in occasione dei 60 anni di "Ciccio"
 
  Il mio album fotografico
Con Molaschi a Vigna di Valle
La mia famiglia
Tramonta il sole sulla costa calabra
Tommaso Caporale, il mio sesto nipote
Tommaso Caporale, con i nonni

La mia email: francocapo1938@gmail.com