Calabria

Poesia di Francesco Caporale (Ciccio il Bruzio)


Ti ho ritrovata mollemente adagiata
Dalla Coppola di San Paolo e dal Dolcedorme
E fin dove finiscono l'orme.

Dalle spoglie cime, ai boschi ed agli erti monti
E scendendo al piano fino ai giardini
Dove è forte l'odore di mare e mandarini.

Dopo tanti anni,la tua bellezza non è cambiata:
Snella e formosa, aspra e pacata.

Solitaria, lontana, all'ore indifferente
Calata nel mito dall'eco possente,
Tra tanti dolori il tuo corpo rinasce dalle ferite.

Visioni d'azzurro nel tuo mare,
Sono dee che veleggiano sull'acque pure
E sul loro volto v'è il sorriso d'una antica beltà.

Voci roche, voci antiche,
Qui le voci sono sempre amiche
Ed è il segno antico della lealtà.

Ti ho ritrovata mollemente adagiata,
Ma il tuo palpito, ancor se lento,
Segna sempre un dolce momento

 

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