Nel giugno '99 gli Ufficiali del 14° Corso dell'Accademia Militare di Modena si sono ritrovati per festeggiare il "Quarantennale di Stelletta", cioè i quarant'anni trascorsi da quando sono stati nominati Sottotenenti, grado contraddistinto appunto dalla prima stelletta d'oro; a questa ne sono poi seguite altre nel corso degli anni, fino alle tre o quattro stellette d'argento di chi ha raggiunto i massimi gradi da generale.
Il raduno si è svolto tra la Scuola d'Applicazione di Torino — che la maggioranza dei giovani Sottotenenti usciti da Modena presero a frequentare nell'autunno '59 — e la base logistica dell'Esercito di Bardonecchia.
Naturalmente al raduno hanno partecipato anche i carabinieri, i commissari, gli automobilisti e gli amministratori del 14° Corso che frequentarono le rispettive Scuole di specializzazione in altre sedi.
E poiché a Bardonecchia ha la sua casa di montagna e di caccia anche Gen. de Franceschi, i colleghi gli avevano affidato l'incarico di provvedere all'organizzazione in loco. E così è stato fatto.
Il giorno 19 giugno gli ufficiali ed i loro familiari si sono trasferiti a Torino per la visita alle Scuole di Applicazione d'Arma ed alla città.
Potete immaginare quale è stata l'emozione nel rivedere quei luoghi pieni di ricordi piacevoli; vi sono stati momenti veramente simpatici quando sono stati letti i registri contenenti le annotazioni dei rilievi, rimproveri ed arresti comminati a suo tempo ai Sottotenenti Allievi del 14° Corso.
La domenica mattina 20 giugno, tutti ci si è trovati al monumento ai Caduti di Bardonecchia per la deposizione di una corona d'alloro; dopo di che i radunisti e loro familiari hanno raggiunto la Chiesa parrocchiale di Sant'Ippolito per la Santa Messa loro dedicata anche in ricordo dei colleghi nel frattempo scomparsi.
A solenizzare la circostanza ai lati dell'altare erano disposti il Gonfalone comunale ed i Carabinieri in alta uniforme.
Nelle sere precedenti però, in situazione meno formale, alcuni colleghi e loro signore sono riusciti a trovare una parentesi per festeggiare il Quarantennale anche in "casa de Franceschi"; per ricordare non solo il passato, ma brindare alle fortune del 14° Corso, più che con lo spumante, con vari bicchierini di un molto apprezzato "Genepy" delle montagne piemontesi.
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A'Stelletta
Chella matina a Bruno, o' capo 'e l'emozione
le venette nu pensièro originale,
chiammaie Nicola e Mario pe o' punt'e situazione
dint'all'Ufficio de la Capitale.
"Chesta stelletta mo' me mette n'croce,
so quarant'anne ca ce pense assaie.
A Bardonecchia, cu chell'aria doce,
voglie truvà chi nun s'a scorda maie".
In pieno giugno, all'ombra della Mole,
mmiez'o curtile dell'Applicazione,
se so truvate tutte dint'o sole,
guardannese cu tanta cummuzione.
Mo' songhe tutte quante Generale,
ce stà chi corre ancora…se vo' scatenà,
a chi le piace leggere o' giurnale,
chi stà in riserva… e gode pe' s'arrepusà.
Tutti promossi dottori in strategia,
cu nu decrete ch' è na cannunata,
ma nu pensiero, tanta nustalgia,
vive pe' na Guagliona appassiunata.
Mo' è na Signora doce che ce stà vicine,
'ca ce vò bbene e ce supporta assaie,
cu discrezione, senza fa ammuine.
È la vera stelletta…ca nun' more maie!
A chistu punte, sì, vò dico 'nfaccie,
mò 'nun facite e fesse…a vita è bella assaie,
ie ve salute cu nu putente abbraccie,
…scurdateve 'e tristezze…e nun pensate 'e guaie.
aldo flora
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